“ADDIO PELLET”: dall’inverno 2026 non puoi più utilizzarlo | Passato il comunicato ufficiale

Soggiorno e riscaldamento a pellet - foto (C) teleone.it
Tutto cambia davvero, a partire dalla prossima stagione fredda: nuove soluzioni per riscaldarsi…
Le cose cambiano sempre rapidamente, e così sarà anche per ciò che riguarda numerose abitudini in casa. Fra queste, sicuramente una novità importante è quella che concerne il riscaldamento domestico, una necessità durante i mesi invernali. Ma trovare un sistema efficiente ed economico, e questo è il cuore del problema, è sempre più difficile.
Con l’aumento dei costi dell’energia e le nuove normative ambientali, è necessario individuare alternative valide per evitare spese eccessive. Fino agli ultimi tempi il pellet è diventato una scelta molto popolare grazie alla sua convenienza e all’impatto ambientale ridotto rispetto ad altri combustibili fossili. Tuttavia, come spesso accade, anche il prezzo del pellet ha subito forti rincari, mettendo in difficoltà molte famiglie.
Per fare ulteriore chiarezza, il legno in pellet è un combustibile che viene ricavato dal legno vergine, talvolta partendo da scarti di lavorazione (piallatura, segatura, schegge, ritagli), ed altre volte dal tronco intero. Questo può essere definito come “biocombustibile addensato, generalmente in forma cilindrica, di lunghezza casuale tipicamente tra 5 mm e 30 mm, e con estremità interrotte, prodotto da biomassa polverizzata con o senza additivi di pressatura“.
Nonostante i suoi vantaggi, il pellet presenta anche diversi svantaggi. Il prezzo, ad esempio, è uno di questi. Le cifre richieste per acquistarlo, infatti, oscillano con grande frequenza proprio in base alla disponibilità del legno, alla domanda e alle condizioni climatiche. Tirando le somme, dunque, è anche per questa ragione che il pellet diventa una opzione poco stabile sul piano economico.
La scelta migliore per riscaldarsi? La ricerca è iniziata
Inutile dire che, proprio per problemi che riguardano i costi, numerosi consumatori hanno già iniziato a cercare alternative, che diano sicuramente maggiore convenienza ma, soprattutto, che siano veramente pratiche per riscaldare la propria casa. Fra le diverse strategie, una delle più efficaci riguarda ad esempio una ottimizzazione dei termosifoni tradizionali. Una serie di operazioni che consentirebbero ad esempio di migliorarne l’efficienza, oltre a ridurre al minimo anche il consumo energetico.
Per entrare nel dettaglio, uno dei metodi più semplici per aumentare il rendimento del riscaldamento è l’uso dell’acqua. Posizionare un contenitore d’acqua davanti ai caloriferi permette di trattenere il calore più a lungo, rilasciandolo gradualmente nell’ambiente. Secondo gli esperti di geopop.it, per una stanza di 50 metri cubi sono sufficienti 15 litri di acqua.

Ma adesso ci si mette anche la legge: e scatta il divieto assoluto
In tanti sono già alla ricerca di soluzioni alternative. Ma, da questo momento, diventerà assolutamente necessario farlo, e pure al più presto, perché proprio di recente è stato stabilito e comunicato che, in ogni appartamento, sarà obbligatorio passare a metodi diversi rispetto al passato. Quel che dice la legge, infatti, è chiarissimo: entro il 2030 il commercio e la installazione di caldaie a gas saranno totalmente aboliti. Dunque, la storica svolta è proprio dietro l’angolo. E per chi non ha ancora provveduto, sarebbe di fondamentale importanza farlo subito, magari già in vista dell’inverno 2026.
Con pochi accorgimenti e senza dover ricorrere al pellet, sarà dunque possibile ridurre i costi del riscaldamento e migliorare il comfort in modo sostenibile ed economico. Fra gli altri “trucchi” che circolano, ad esempio, l’installazione di pannelli riflettenti tra i caloriferi e le pareti, impedendo al calore di disperdersi e migliorando la distribuzione del calore nella stanza. Anche l’uso di semplici fogli di carta stagnola può contribuire a riflettere il calore, aumentando l’efficienza energetica. Il tempo per cambiare, e per rivoluzionare le proprie abitudini, insomma, c’è tutto. Ma non è tantissimo…