Ponte sullo stretto, Salvini: “Una scelta di buon senso non procedere con nuova gara”

Il ponte sullo Stretto “dal nostro punto di vista e dal punto di vista europeo porterà sviluppo, lavoro, meno traffico e meno inquinamento: è un’infrastruttura che serve all’Italia, non a Salvini, e quindi farò di tutto perché l’Italia finalmente ce l’abbia”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al question time della Camera. Il ponte sullo Stretto “si farà: milioni di italiani lo vogliono, lo aspettano e lo meritano”, ha aggiunto.
Per Salvini la scelta di “non procedere con una nuova gara non è una scelta di convenienza, ma una scelta di buon senso fondata su uno studio accurato di tutte le carte: c’è anche la consapevolezza che il diritto europeo circoscrive, ma non vieta, le modifiche al contratto volte ad adeguare il prezzo di un appalto nel corso del tempo, modifiche che – come è avvenuto per tutte le opere pubbliche italiane, specialmente se consideriamo lo straordinario incremento dei prezzi registrato nel 2022 e nel 2023 – sono necessarie per garantire l’equilibrio contrattuale”.
“Non si chiedono quindi deroghe e interpretazioni strampalate: si propone semplicemente di applicare al Ponte le stesse regole che oggi stiamo utilizzando per altre opere Pnrr e altre opere strategiche. In poche parole – ha sottolineato -, il ponte va avanti, ma insieme al Ponte vanno avanti anche tutte le altre opere che Sicilia, Calabria e l’Italia attendono da anni: ricordo che se fosse stato per i ‘professionisti del no’, oggi non avremmo neanche l’Autostrada del Sole”.
