Messina, Catania e Palermo si confermano fra le ultime in Italia: Qualità della vita, i risultati dell’indagine 2025

Palermo dall'alto

Palermo dall'alto

Sono le province di Trento e Bolzano quelle in cui si rileva il più elevato livello di soddisfazione per la vita, espresso dal 61,9% dei cittadini. E’ quanto emerge dalla 36esima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Il primato di Trento rappresenta anche un ritorno: il palmarès trentino, dal 1990 al 2024, conta due ori, tre medaglie d’argento e ben nove di bronzo. Sul podio dell’edizione 2025, salgono anche Bolzano (già cinque volte prima, l’anno scorso era terza) e Udine, vincitrice dell’edizione 2023. Il territorio altoatesino viene spinto in seconda posizione dalle performance in “Affari e lavoro” e dai primati in alcuni importanti indicatori tra cui il quoziente di natalità (i nuovi nati ogni 1000 abitanti sono 8,4 contro i 6 della media nazionale). Udine, invece, è nella top 10 della classifica che misura la qualità di “Ambiente e servizi”, terza per densità di impianti fotovoltaici.

a top 10 è tutta settentrionale e premia, come spesso accade nella “bilancia” dei 90 indicatori, piccole province come Bergamo (vincitrice nel 2024, ora al 5° posto), Treviso, Padova (che ritorna tra le teste di serie dopo 30 anni di assenza: era nona nel 1994) e Parma. E segna il ritorno all’apice della classifica generale anche delle grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4° e all’8° posto, in testa per “Demografia, società e salute”, la prima e per “Ricchezza e consumi” e “Affari e lavoro” la seconda.
Nel complesso, le città metropolitane registrano un miglioramento rispetto all’edizione 2024: solo due su 14, Bari e Catania, calano di posizione rispetto all’indagine dell’anno scorso, mentre altre due (Firenze, 36ª, e Messina, 91ª)risultano stabili. La competitività di questi territori sul piano degli affari e del lavoro, ma anche l’attrattività su quello degli studi e dell’offerta culturale, contribuiscono dunque a mitigare la presenza di disuguaglianze accentuate che rende queste aree più esposte alla polarizzazione interna.

A guidare la risalita con un avanzamento di 13 posizioni è Roma, che si piazza 46ª, mentre Genova sale di 11 gradini arrivando al 43° posto. In miglioramento anche le già citate Bologna, che rimane tra le prime dieci ma a +5 sul 2024, e Milano (+4). Torino sale di una posizione (57ª) . La prima area metropolitana del Mezzogiorno, inteso nella sua accezione più ampia che comprende anche le isole, è Cagliari, che sale di cinque posizioni e si piazza 39ª, seguita da Bari (67ª, ma in calo di due posizioni), Messina (91ª), Catania (96ª, in calo però di 13 posizioni), Palermo (97ª)e Napoli (104ª) e Reggio Calabria, ultima per il secondo anno consecutivo.