Minacce e aggressione ad un’infermiera: interviene la polizia in ospedale, 40enne arrestata a Bari

Grave episodio di violenza nell’area pediatrica del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Bari. Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti, il personale sanitario del pronto soccorso ha richiesto aiuto dopo l’ennesimo episodio di tensione provocato da una donna di 40 anni. La situazione è esplosa mentre la paziente era in attesa della visita per una minore: la donna avrebbe iniziato a rivolgere frasi minacciose agli operatori, pretendendo un accesso immediato all’ambulatorio nonostante la presenza di altri pazienti in lista.
Gli operatori sanitari, impegnati nelle consuete procedure d’emergenza, si sarebbero ritrovati ostacolati nel loro lavoro. La quarantenne, secondo le testimonianze raccolte, avrebbe fisicamente impedito a un’infermiera di raggiungere la postazione medica, bloccando così il normale svolgimento delle attività assistenziali e creando ulteriore disagio nell’area pediatrica.
La tensione sarebbe aumentata ancor di più quando una seconda accompagnatrice della minore ha assunto un atteggiamento aggressivo, rifiutando di attenersi alle indicazioni del personale. Le due donne avrebbero alimentato un clima di forte agitazione, rendendo necessario l’intervento immediato delle forze dell’ordine per tutelare i presenti.
Durante l’intervento, una delle accompagnatrici avrebbe desistito, mentre l’altra — la 40enne poi arrestata — avrebbe tentato di afferrare il monitor della postazione medica, minacciando di lanciarlo contro una dottoressa. A quel punto, un’infermiera si è frapposta nel tentativo di difendere la collega e riportare la calma, ma è stata aggredita fisicamente dalla donna.
Gli equipaggi della Squadra Volante, giunti rapidamente sul posto, hanno constatato la gravità della situazione. Con il supporto di una guardia particolare giurata, gli agenti sono riusciti a bloccare la donna e a contenere l’aggressione, evitando conseguenze peggiori per il personale sanitario e per gli altri pazienti presenti.
L’azione coordinata della Polizia di Stato ha permesso di ristabilire l’ordine nel reparto pediatrico, consentendo al personale medico di riprendere regolarmente le attività. L’intera scena, secondo le prime ricostruzioni, ha evidenziato un comportamento estremamente pericoloso e totalmente incompatibile con un ambiente dedicato alla cura e alla sicurezza dei più piccoli.
Domiciliari per la 40enne: accuse pesanti
Al termine dei controlli e delle verifiche di rito, la donna di 40 anni è stata arrestata con accuse gravi: lesioni personali, minacce aggravate e interruzione di pubblico servizio. Una sequenza di reati che mette in luce la crescente necessità di proteggere maggiormente le strutture sanitarie, spesso teatro di episodi di aggressione ai danni degli operatori.
L’arrestata è stata infine sottoposta alla misura degli arresti domiciliari. Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli ospedali e sulla tutela dei lavoratori sanitari, sempre più spesso vittime di comportamenti violenti che mettono a rischio sia la loro incolumità sia il corretto funzionamento dei servizi di emergenza.
