Palermo, pestaggio nello skatepark di Bonagia: le indagini per trovare i responsabili

skate park bonagia

“A Bonagia l’episodio di violenza ai danni di due giovani picchiati da un branco di ragazzini nello skatepark di prossima apertura fra via Guido Rossa e via della Giraffa è un fatto molto grave e tristissimo, per il quale auspico che i responsabili siano individuati al più presto dalle forze dell’ordine e puniti in modo severissimo. L’impianto, che l’amministrazione comunale conta di inaugurare entro dicembre, sarà il più grande skate park della Sicilia e del Sud Italia, progettato in sinergia con la Skate Italia – Federazione italiana sport rotellistici, omologabile anche per gare internazionali. Quasi mille metri quadrati che comprendono anche un campo polivalente da pallacanestro e pallavolo, calcetto, oltre a un parcheggio, tutto finanziato con un milione di euro al Comune grazie al bando “Sport e periferie” del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha come obiettivi la riqualificazione urbana e la promozione dello sport”. Lo dichiara Alessandro Anello, assessore allo Sport del Comune di Palermo.

“Il pestaggio subìto dai ragazzi e ragazze del Sad society skateboarding, ai quali rivolgo l’augurio di una pronta guarigione, in particolare al giovane skater che più degli altri ha patito le conseguenze dell’aggressione, non scalfisce un progetto importante per la città non solo in termini di infrastrutture, ma come speranza di futuro per i giovani, a partire proprio da quelli che vivono a Bonagia. Un quartiere complicato, dove però abitano nella maggioranza dei casi giovani per bene”.

“La geografia dei nuovi spazi sportivi a Palermo, soprattutto in chiave di riscatto delle periferie, non può essere ostaggio dei violenti, da contrastare con forza, fermo restando – conclude Anello – che è già previsto il progetto di un’area skate in una zona più centrale della città, all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa” conclude Anello.

Le indagini

E intanto, dopo avere ascoltato le vittime dell’aggressione, i carabinieri si sono messi al lavoro sono al lavoro per identificare i reponsabili della baby gang, che ha causato fra l’altro anche la rottura del setto nasale di un medico, Michele Pantuso, 36enne. Il branco aveva iniziato ad offendere il gruppo di giovani presenti, poi tirato pietre ed anche petardi, prima di dar inizio alla violenza.