Inchiesta appalti, Vito Raso respinge tutte le accuse: “Montagna di carte che con me non ha nulla a che fare”

Vito Raso, ex autista e storico uomo di fiducia di Totò Cuffaro, respinge tutte le accuse. L’audizione è durata poco più di un’ora, dal gip di Palermo, nell’inchiesta sul presunto sistema di appalti e concorsi pilotati all’interno della pubblica amministrazione siciliana.
Terminato l’incontro, Raso si è mostrato deciso a respingere ogni addebito. “Mi contestano – ha commentato – cose che non esistono, una montagna di carte che non ha nulla a che fare con me. È un’accusa pesante, infamante, ma la verità verrà fuori”.
Così come sostengono gli inquirenti, il gruppo gruppo sarebbe stato in grado di condizionare l’esito di gare pubbliche e perfino la scelta dei vertici sanitari regionali, maè un quadro che la difesa di Raso definisce “privo di fondamento”. Le posizioni degli indagati saranno adesso oggetto della valutazione del gip, che nelle prossime settimane dovrebbe pronunciarsi sulle misure cautelari.
