NUOVE REGOLE PENSIONI: arrivano buone notizie entro fine anno | Appena approvate da INPS

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Nuove regole, polemiche in parlamento e una sorprendente apertura dell’Inps: ecco cosa sta cambiando
Il tema delle pensioni continua ad animare il dibattito politico italiano, con un confronto acceso tra chi spinge per abbassare l’età pensionabile e chi, invece, insiste sulla necessità di un sistema più sostenibile nel lungo periodo. In Parlamento, le tensioni sono ormai quotidiane: da una parte le forze che chiedono maggiore flessibilità in uscita, dall’altra chi teme un aggravio dei conti pubblici già messi a dura prova. La questione, oggi più che mai, coinvolge milioni di cittadini che guardano con preoccupazione al proprio futuro economico.
I sindacati sono tornati a farsi sentire con forza, chiedendo di riaprire i tavoli di confronto con il Governo e di garantire un sistema pensionistico che tenga conto della reale condizione dei lavoratori italiani. Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito l’urgenza di introdurre strumenti che permettano l’uscita dal lavoro prima dei 67 anni, soprattutto per chi svolge mansioni usuranti o ha iniziato a lavorare molto giovane. La proposta principale è quella di una pensione flessibile, che consenta di scegliere liberamente quando andare in pensione a partire dai 62 anni, senza penalizzazioni eccessive.
Il Governo, dal canto suo, valuta soluzioni graduali, ma non mancano le polemiche. Nelle ultime settimane, durante le audizioni parlamentari, diverse forze politiche hanno accusato l’esecutivo di mancare di visione strategica, mentre altre chiedono una riforma più profonda che includa nuove categorie lavorative e introduca modelli contributivi più equi. Tra le ipotesi al vaglio, anche l’aumento delle pensioni minime e un sistema di rivalutazione più favorevole per gli assegni più bassi, colpiti duramente dall’inflazione.
In un Paese dove la stabilità economica delle famiglie si regge spesso sulle spalle dei pensionati, ogni annuncio dell’INPS suscita grande attenzione. Gli anziani italiani, che da anni rappresentano un pilastro fondamentale per figli e nipoti, guardano con ansia agli effetti dell’aumento del costo della vita. Ma le novità in arrivo non riguardano solo loro: entro fine anno, sono previste modifiche significative che andranno a toccare anche chi finora era rimasto fuori dai meccanismi previdenziali tradizionali.
Una riforma che cambia le regole per i nuovi lavoratori
L’INPS si prepara infatti a introdurre una riforma storica: per la prima volta, verrà riconosciuto il diritto alla pensione a una nuova categoria di lavoratori, fino a oggi esclusa dalle tutele previdenziali. Si tratta del mondo dei creator digitali e degli influencer, figure professionali ormai centrali nel panorama economico moderno.
L’Istituto, in collaborazione con Assoinfluencer e con l’Associazione Italiana Content e Digital Creators, ha avviato un percorso di regolamentazione che porterà alla pubblicazione di una circolare ufficiale sui contributi previdenziali destinati a chi lavora nel settore della comunicazione digitale. L’obiettivo è colmare un vuoto normativo che per anni ha lasciato migliaia di lavoratori senza copertura in caso di malattia, maternità o cessazione dell’attività.

Un cambiamento epocale anche per la previdenza sociale
Fino a oggi, la maggior parte degli influencer operava come libero professionista, spesso senza un inquadramento preciso nel sistema contributivo. A partire dal 2025, invece, chi produce contenuti su piattaforme come Instagram, YouTube, TikTok, Twitch o X sarà obbligato a versare regolarmente i contributi, acquisendo così i requisiti per accedere alla pensione INPS. L’importanza economica di questo settore è ormai indiscutibile: secondo i dati diffusi durante un convegno dell’INPS, la comunicazione digitale ha generato nel 2024 un giro d’affari superiore ai quattro miliardi di euro, con oltre 50.000 posti di lavoro diretti e indiretti. Tuttavia, dietro le star del web che guadagnano cifre elevate, esiste un esercito di piccoli e medi creatori di contenuti che non hanno mai potuto contare su una rete di sicurezza economica. La nuova normativa punta proprio a riequilibrare questa disparità.
Il lavoro dell’influencer può assumere forme molto diverse: c’è chi si dedica all’intrattenimento, chi realizza contenuti artistici e chi collabora con aziende o marchi commerciali. Per questo, l’INPS sta lavorando a un modello contributivo flessibile, capace di distinguere tra le varie tipologie di attività e di adattarsi alle esigenze reali del settore. Una riforma che, nelle intenzioni del Governo, mira a costruire un futuro previdenziale più equo per tutti. Le nuove regole non solo permetteranno di tutelare maggiormente i lavoratori digitali, ma rappresentano anche un segnale importante per l’intero mondo del lavoro: la previdenza sociale italiana si sta finalmente adattando ai tempi, includendo figure professionali che fino a pochi anni fa non esistevano nemmeno. E questa è solo una delle tante novità che potrebbero vedere la luce entro la fine dell’anno.
