BOLLETTA A ZERO: questi italiani il riscaldamento non lo pagano | Ecco come hanno fatto

Riscaldamento con termosifone - foto (C) Teleone.it

Riscaldamento con termosifone - foto (C) Teleone.it

L’inflazione continua a farsi sentire (e pure parecchio) sulle famiglie italiane, tra aumenti e difficoltà economiche: ecco un aiuto fondamentale 

Negli ultimi anni, l’Italia ha affrontato una delle fasi più difficili dal punto di vista economico. L’inflazione, tornata a livelli che non si vedevano da decenni, ha inciso profondamente sulla vita quotidiana di milioni di cittadini. Prezzi alimentari, carburante, affitti, tutto sembra essere aumentato con un ritmo incessante. Ma a preoccupare maggiormente sono state le bollette della luce e del gas, ormai diventate un incubo per molti.

Le famiglie con redditi medio-bassi sono state le più colpite, costrette a rivedere le proprie abitudini di consumo per risparmiare anche pochi euro a fine mese. I costi per il riscaldamento, soprattutto durante i mesi invernali, hanno rappresentato una vera e propria emergenza, con interi nuclei familiari che si sono trovati a scegliere tra pagare le bollette o altre spese essenziali.

Il governo, consapevole della gravità della situazione, è intervenuto con una serie di bonus energia e gas per sostenere le famiglie più fragili. Le misure, gestite da ARERA e INPS, hanno permesso di alleggerire temporaneamente la pressione economica, restituendo un po’ di respiro alle tasche degli italiani.

Tuttavia, non tutti sanno che esistono categorie di cittadini che, in base alla propria condizione, possono arrivare a non pagare nulla per le bollette energetiche. Fra le categorie in esame, quelle che riguardano le persone con handicap e dei loro caregiver. Ma andiamo a vedere di cosa si tratta.

Bonus luce e gas per milioni di cittadini

Molti cittadini invalidi non sanno di poter accedere a importanti riduzioni sulle bollette di luce e gas. Le agevolazioni, pur non previste direttamente dalla Legge 104, sono state introdotte da ARERA attraverso bonus tariffari pensati per chi vive una condizione di disabilità grave o necessita di apparecchiature elettromedicali per le funzioni vitali.

Dal 1° gennaio 2025, l’INPS è divenuto l’unico ente competente per la valutazione dello stato di disabilità, adottando un modello più semplice e trasparente. Questo ha migliorato l’accesso ai benefici e alle certificazioni necessarie per ottenere il bonus bollette, rendendo il processo più veloce e uniforme in tutto il territorio nazionale. Per richiedere il bonus, il cittadino deve presentare domanda presso il Comune di residenza o un CAF, allegando il certificato dell’ASL che attesta la disabilità grave e l’utilizzo di apparecchi elettromedicali. È necessario compilare il “modulo B”, indicando i codici POD (per la luce) e PDR (per il gas), oltre ai dati anagrafici e sanitari richiesti. Una volta approvata la domanda, il beneficio viene applicato automaticamente in bolletta, senza ulteriori procedure.

Soldi (pexels) - teleone.it
Soldi (pexels) – teleone.it

Requisiti, importi e cumulo con altri bonus

Ma a proposito di benefici, che si ottengono dunque attraverso la legge 104/92, bisogna chiarire che per ottenere l’agevolazione è indispensabile trovarsi in una condizione di disagio fisico certificata, con apparecchiature vitali come ventilatori polmonari, pompe d’infusione o dispositivi per la dialisi. Inoltre, per il bonus gas è richiesto un limite ISEE di 15.000 euro, che sale a 30.000 per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. L’importo del bonus varia in base alla potenza del contatore e ai consumi annui. Nel 2025, le fasce previste vanno da un minimo di 600 kWh/anno a oltre 1200 kWh/anno, con importi che possono raggiungere i 500 euro annui per chi rientra nella categoria massima. Per il gas, invece, la cifra dipende anche dalla zona climatica di residenza, garantendo un sostegno maggiore a chi vive in regioni più fredde. Un vantaggio importante è la possibilità di cumulare il bonus per disabilità con il Bonus Sociale per disagio economico, aumentando così il risparmio complessivo. L’unica eccezione riguarda la bolletta del gas, dove le due agevolazioni non possono essere sommate.

Oltre ai benefici energetici, la Legge 104/1992 tutela i lavoratori disabili e i loro familiari con permessi retribuiti, priorità nello smart working e flessibilità nell’orario di assistenza. La Corte di Cassazione ha anche chiarito che tali permessi possono essere utilizzati per attività legate al benessere psicofisico, ampliando il concetto di “assistenza effettiva”. In aggiunta, sono previste agevolazioni fiscali come l’IVA ridotta al 4% per l’acquisto di ausili e protesi, l’esenzione dal bollo auto, la riduzione della tassa di concessione governativa e il rilascio gratuito del pass disabili valido in tutta Europa. Si tratta di diritti fondamentali che migliorano la qualità della vita e garantiscono una reale inclusione sociale.