Ristrutturano un antico casale e ora hanno il pienone: la meta autunnale da scoprire è in Emilia Romagna | C’è la fila per prenotare i week end

antico casale - foto archivio teleone.it

antico casale - foto archivio teleone.it

Il turismo in Italia continua a vivere un periodo di straordinaria crescita, attirando milioni di visitatori da ogni parte del mondo: ecco un’opportunità

L’Italia si conferma tra le destinazioni turistiche più amate al mondo, grazie alla sua incredibile varietà di paesaggi, città d’arte, borghi storici e località balneari che rendono unico ogni viaggio. Dai centri iconici come Roma, Firenze, Venezia e Milano, fino alle coste della Sicilia, della Sardegna e della Costiera Amalfitana, il Bel Paese è in grado di offrire esperienze che spaziano dal relax culturale al turismo enogastronomico.

Negli ultimi anni, i dati parlano chiaro: il flusso turistico in Italia è aumentato costantemente, con una crescita stimata di oltre il 20% tra il 2019 e il 2024. Anche dopo la fase difficile della pandemia, il settore ha saputo rilanciarsi con forza, registrando nel 2023 più di 440 milioni di presenze, con previsioni ancora più positive per i prossimi anni. Secondo le stime, entro il 2030 il turismo in Italia potrebbe superare i 500 milioni di presenze annue, confermandosi come una delle principali risorse economiche del Paese.

Questa crescita è alimentata non soltanto dai grandi centri urbani e dalle località balneari, ma anche dai borghi dell’entroterra e dalle destinazioni meno conosciute. Sempre più turisti internazionali scelgono di scoprire l’Italia autentica, fatta di paesaggi rurali, natura incontaminata e tradizioni secolari. Questo trend sta favorendo regioni come l’Emilia-Romagna, l’Umbria, il Piemonte e l’Abruzzo, capaci di coniugare storia, cultura e ospitalità.

Un altro fattore determinante è la qualità dell’offerta: strutture moderne e sostenibili, servizi personalizzati e attenzione all’enogastronomia locale stanno trasformando l’esperienza dei viaggiatori. Le previsioni per il futuro confermano un trend positivo, spinto anche dal turismo esperienziale, che privilegia attività come escursioni, degustazioni, visite guidate nei borghi e soggiorni in strutture a contatto con la natura.

Una storia di rinascita nel cuore dell’Appennino

Un esempio emblematico di questo fenomeno arriva dall’Emilia-Romagna, precisamente a Casone di Vetto, dove la famiglia Pellizzola ha ridato vita a un antico casale del 1668. Nasce così il progetto Ca’ Nobili, inaugurato nel 2024 come struttura ricettiva esclusiva per gruppi e famiglie. Dotato di quattro camere matrimoniali, piscina a sfioro, sauna, vasca idromassaggio, taverna e terrazza con vista sulla valle dell’Enza, il casale rappresenta un perfetto connubio tra storia e modernità.

La storia di Ca’ Nobili affonda le sue radici nel 1914, quando la famiglia Nobili, emigrata a Parigi, fu costretta a rientrare per la Prima guerra mondiale. Da allora la casa è stata abitata a intermittenza, fino a quando Sandro Pellizzola, erede della proprietà, decise di ristrutturarla e riportarla alla sua antica bellezza. Oggi, insieme alle figlie Silvia e Paola, gestisce la struttura accogliendo visitatori da tutto il mondo.

sorelle pelizzola (foto fb) - teleone.it
sorelle Pellizzola (foto fb) – teleone.it

Ospitalità e turismo internazionale

Il successo è stato immediato: il 90% degli ospiti proviene dall’estero, con turisti da Germania, Olanda, Stati Uniti, Emirati Arabi e perfino dalle Hawaii. Gli ospiti restano affascinati dal panorama mozzafiato dell’Appennino Reggiano, che spazia dalla Pietra di Bismantova al Cusna. Ma non solo: soggiornare a Ca’ Nobili significa anche vivere il territorio attraverso prodotti tipici come Parmigiano Reggiano, salumi e vini locali.

La famiglia Pellizzola ha trasformato il sogno di una vita in un progetto concreto, legato alle origini e al desiderio di valorizzare il territorio. Con un’attenzione particolare all’accoglienza, all’autenticità e alla promozione culturale, Ca’ Nobili rappresenta un esempio virtuoso di come il turismo possa essere volano di sviluppo per le aree interne italiane. Una realtà, insomma, che dimostra come ci sia ancora molto da raccontare e da vivere in un Paese che non smette mai di stupire.