8 segnali inequivocabili che indicano che é un BUGIARDO: ne basta solo la metà e avrai la conferma che mente

discussione litigio - foto (C) Teleone.it
Ma è veramente possibile, capire se una persona sta mentendo? Ecco tutti gli indizi e i modi per intuirlo immediatamente…
Il linguaggio non verbale rappresenta una delle aree più studiate dalla psicologia moderna. Fin dall’antichità, filosofi e studiosi hanno osservato come gesti, posture e micro-espressioni potessero rivelare ciò che le parole tentano di nascondere. Negli ultimi decenni, però, l’interesse per il linguaggio del corpo ha trovato applicazione pratica in contesti cruciali: dalla criminologia alle indagini della polizia, fino alle analisi psicologiche nei tribunali. Gli investigatori, infatti, si affidano spesso a esperti capaci di cogliere quei dettagli invisibili alla maggior parte delle persone.
Secondo studi recenti, oltre il 70% della comunicazione quotidiana passa attraverso segnali non verbali. Questo significa che le parole, da sole, hanno un peso molto minore rispetto a espressioni facciali, tono della voce e atteggiamenti corporei. In particolare, i ricercatori hanno evidenziato che durante una menzogna il corpo manda messaggi contraddittori, difficili da controllare volontariamente. È per questo che il linguaggio non verbale viene considerato un vero e proprio “rivelatore di verità”.
La psicologia della menzogna è oggi al centro di numerosi programmi di studio universitari, soprattutto per coloro che desiderano intraprendere carriere nelle scienze forensi e nell’analisi comportamentale. Università e centri di ricerca collaborano con le forze dell’ordine per sviluppare tecniche sempre più sofisticate, capaci di integrare osservazioni dirette con strumenti tecnologici avanzati come la mappatura delle micro-espressioni facciali.
Nonostante questi progressi, va chiarito che nessun segnale da solo è sufficiente per stabilire con certezza matematica se una persona sta mentendo. Tuttavia, la combinazione di più indizi aumenta notevolmente la probabilità di scoprire la verità. È proprio da qui che nasce l’idea di osservare alcuni segnali fondamentali che, messi insieme, possono svelare le bugie più abilmente raccontate. Dalla posizione della testa al tono di voce, dagli occhi fino alla respirazione, ogni dettaglio diventa parte di un mosaico complesso ma affascinante.
I segnali che svelano una menzogna
Un primo segnale cruciale riguarda gli occhi. A differenza di quanto molti pensano, non sempre distogliere lo sguardo indica menzogna. Anzi, i bugiardi tendono spesso a fissare l’interlocutore in modo innaturale, quasi a volerlo controllare. Anche la chiusura improvvisa degli occhi o il movimento insistente a destra o sinistra possono segnalare disagio. Altrettanto rivelatrice è la respirazione: chi mente spesso respira più rapidamente, poiché il battito cardiaco accelera e il corpo manifesta tensione.
La posizione della testa e i movimenti corporei sono altri indizi preziosi. Chi mente tende a muovere la testa improvvisamente, a irrigidirsi o, al contrario, a toccarsi ripetutamente volto e collo. Persino il sorriso può essere un campanello d’allarme: i sorrisi nervosi, forzati e privi di emozione autentica spesso accompagnano una bugia. Allo stesso modo, chi fornisce troppe informazioni non richieste o ripete frasi identiche più volte potrebbe star cercando di rafforzare la propria versione dei fatti.

Psicologia e formazione accademica
Chi desidera approfondire questi aspetti in maniera professionale può scegliere un percorso di studi in psicologia. L’Università Niccolò Cusano, ad esempio, propone corsi triennali e magistrali che affrontano in dettaglio temi come psicologia clinica, del lavoro e dello sviluppo. La formazione, disponibile anche in modalità e-learning, consente di conciliare studio e lavoro, rendendo più accessibile una disciplina oggi molto richiesta. In questo caso, un settore particolarmente interessante è quello della criminologia. Grazie a master di secondo livello, come quello in Criminologia Clinica, è possibile acquisire competenze specifiche per collaborare con tribunali, forze dell’ordine e istituti di ricerca.
In questi contesti, la capacità di individuare segnali di menzogna non è solo utile, ma può diventare determinante per la risoluzione di casi complessi. Il linguaggio non verbale, dunque, non è solo una curiosità psicologica, ma uno strumento potente per comprendere meglio chi ci circonda. Osservare con attenzione gesti, sguardi e movimenti può aiutarci nella vita quotidiana, ma anche aprire nuove prospettive professionali. Bisogna però ricordarsi sempre chje la menzogna non è mai una scienza esatta. E che, soltanto l’analisi attenta ed il contesto, possono trasformare un sospetto in certezza.