L’ultimo saluto a Giuseppe Maggio, poliziotto 28enne dell’Ennese: stava realizzando il sogno di una vita, poi la tragedia

Dolore senza fine per la provincia di Enna, con la scomparsa di Giuseppe Maggio, 28 anni. Il giovane agente della polizia stradale, originario di Enna, ha perso la vita nella notte tra il 17 e il 18 settembre a causa di un drammatico incidente avvenuto in contrada Sant’Agrippina, a Nicosia. Una tragedia che ha scosso l’intera comunità, poiché Giuseppe stava tornando in Sicilia dopo cinque anni di servizio nel Lazio, pronto a rientrare definitivamente nella sua terra natale.
Maggio prestava servizio a Ladispoli e Cerveteri, due località sul litorale nord di Roma, dove era molto stimato dai colleghi. Era rientrato in Sicilia per prepararsi a un nuovo capitolo della sua vita, essendo stato appena trasferito vicino alla sua famiglia. Un sogno che si stava realizzando e che, purtroppo, il destino ha interrotto troppo presto.
Negli ultimi giorni aveva partecipato ai festeggiamenti di Maria Santissima dell’Aiuto, ricorrenza religiosa a cui era profondamente legato. Faceva parte della Confraternita di San Cataldo e amava vivere questi momenti con la comunità. Il comitato organizzatore, in segno di rispetto e dolore, ha annullato tutti gli eventi folcloristici previsti.
La notizia del decesso ha sconvolto non solo Enna, ma anche Ladispoli e Cerveteri, dove era conosciuto per la sua disponibilità e il senso del dovere. Colleghi, amici e conoscenti lo ricordano come un giovane sorridente, dedito al lavoro e vicino ai più deboli.
Cordoglio e funerali
La comunità di Nicosia e l’intera provincia ennese si sono strette attorno ai familiari del giovane agente. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino, disponendo la chiusura di negozi e attività ludiche durante le esequie, mentre gli edifici pubblici esporranno la bandiera a mezz’asta.
I funerali si terranno questo pomeriggio, sabato 20 settembre, dalle 15:30 alle 17:00, nella Cattedrale di San Nicolò, alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Un ultimo saluto collettivo che vedrà una grande partecipazione, segno dell’affetto che circondava Giuseppe.
I colleghi e l’ultimo saluto
A Ladispoli, i colleghi della Polizia Stradale hanno organizzato un momento simbolico di raccoglimento nella Chiesa di San Giovanni Battista. In tanti hanno scritto messaggi di affetto sui social, sottolineando il dolore per la perdita di un amico e compagno di lavoro. In una lettera pubblicata su Facebook, i colleghi hanno scritto: “Guidaci sempre sulla retta via, proteggici dall’alto e fatti sentire ogni tanto, perché ci mancherai molto. Accendi i lampeggianti e parti per il tuo ultimo viaggio… Ventuno in uscita, senza fare più rientro”. Parole che testimoniano un legame profondo e sincero.
Secondo le prime ricostruzioni, Giuseppe stava percorrendo in moto la contrada Sant’Agrippina quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo del mezzo a poche decine di metri dalla sua abitazione. Non risultano altri veicoli coinvolti, e tutto porta a pensare a un incidente autonomo. Il destino ha spezzato una giovane vita proprio nel momento in cui Maggio stava per realizzare il suo desiderio di tornare definitivamente a casa.