Catania, l’ex rettore dell’Università condannato a due anni e 10 mesi per concussione

L’ex rettore di Catania, Francesco Basile, è stato condannato, con la concessione delle attenuanti generiche, a due anni e dieci mesi di reclusione per concussione e tentata concussione e assolto dall’accusa di corruzione.
Come pena accessoria, come riporta l’ansa, il professore è stato interdetto, in perpetuo, dai pubblici uffici e incapace a contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio, e al pagamento di 3.000 euro al Fondo unico giustizia.
E’ la sentenza emessa dal gup nel processo celebrato col rito abbreviato, che, così come aveva chiesto il pm Fabio Regolo, ha assolto dalle stesse contestazioni l’ex assessore ai Grandi eventi del Comune di Catania, Barbara Mirabella, che il 22 settembre del 2022, per quest’inchiesta, fu posta agli arresti domiciliari nel pieno della campagna elettorale delle Regionali in cui era candidata per FdI, da cui si ritirò.
Al centro del procedimento l’organizzazione di un importante congresso medico che si tenne nel 2021 e il pagamento dai vertici di una società che lo organizzava di fatture per prestazioni ritenute non necessarie.
Il gup, oltre a Barbara Mirabella, ha assolto gli imprenditori campani Sabrina Rubeo ed Eugenio Marzullo e quello etneo Giovanni Trovato e le società New congress srl ed Expo srl. Le assoluzioni, su conforme richiesta del pm, sono state emesse con la formula “perché il fatto non sussiste”. Il gup ha rigettato la richiesta di risarcimento avanzata dalla parta civile.
“Le sentenze si rispettano ma questa sarà sicuramente oggetto di impugnazione”, è il commento, al sito lasicilia.it, del professore Angelo Pennisi e dell’avvocato Attilio Floresta, legali di Francesco Basile. “Soddisfatti dell’assoluzione” i difensori di Mirabella, gli avvocati Maria Licata e Ivan Albo, e i legali di Trovato, i penalisti Rosario Pennisi ed Enzo Mellia.