Dopo sei anni, bruttissima fine per il “pilota fantasma”: con la Ferrari di Formula 1 sfrecciava in autostrada

ferrari in autostrada - foto teleone.it
Per sei lunghissimi anni ha sfrecciato sulle autostrade come… in un Gran Premio: la sua avventura è arrivata al capolinea
Dal 2019 era diventato una vera e propria leggenda del web, protagonista di decine di video virali che lo immortalavano mentre guidava una monoposto da corsa sulle strade pubbliche della Repubblica Ceca. La sua vettura, che ai più sembrava una Ferrari di Formula 1, era in realtà una Dallara Gp2/08, modello utilizzato tra il 2008 e il 2010 nella Gp2 Series, oggi nota come Formula 2.
Il pilota, un uomo di 51 anni, ha percorso indisturbato per anni le principali autostrade del Paese, attirando l’attenzione non solo dei curiosi, ma anche delle forze dell’ordine, che non avevano mai trovato il modo di fermarlo. La sua abitudine era diventata quasi “normale” per alcuni cittadini, che si erano abituati a vederlo sfrecciare a velocità folli.
Tutto però è cambiato il 7 settembre, quando la polizia ha messo fine alla sua corsa. Grazie alle segnalazioni degli automobilisti, gli agenti lo hanno fermato mentre percorreva ad alta velocità l’autostrada D4, nei pressi del villaggio di Buk (foto sotto). Dopo l’intervento, l’uomo è stato condotto presso la stazione di polizia per l’interrogatorio.
L’arresto ha destato scalpore non solo per la particolarità del mezzo, ma anche perché il caso aveva ormai assunto una forte risonanza mediatica, con dibattiti sulla sicurezza stradale e sul rischio per gli altri automobilisti.
“Hanno violato i nostri diritti”
La vicenda ha avuto un’eco ancora maggiore quando il figlio del pilota ha deciso di commentare pubblicamente l’accaduto, difendendo apertamente il padre e criticando duramente la polizia. Secondo il giovane, le autorità avrebbero agito in maniera sproporzionata: “Sono entrati nella nostra proprietà privata e hanno violato i nostri diritti, secondo me è stato del tutto inutile e illegale”.
Non solo: il ragazzo ha tentato di minimizzare l’intera storia, sottolineando come la presenza della monoposto sulle autossatrade ceche fosse ormai conosciuta e quasi accettata dalla popolazione. “Gli eventi si sono sempre svolti senza problemi. Tutti sanno che la monoposto è sulle autostrade dal 2019 e la gente si è abituata”, come ha dichiarato al quotidiano Idnes.cz.

Un fenomeno tra spettacolo e viralità
Il caso, alla fine, ha messo in evidenza in particolare un tema parecchio importante: fino a quanto spettacolarizzazione e viralità sui social possono spingersi a scapito della sicurezza? Per molti, infatti, il pilota era diventato una sorta di “personaggio pubblico”, simbolo di sfida alle regole e di adrenalina pura. Ma dietro ai video divertenti, si nascondeva un pericolo concreto per chi condivideva l’asfalto con lui.
L’arresto del 51enne segna quindi la fine di periodo abbastanza bizzarro e controverso, in cui un’auto da corsa si è trasformata da oggetto da circuito a presenza quotidiana sulle strade nazionali. Ora spetterà alla giustizia stabilire le conseguenze per il pilota, mentre i social già si dividono tra chi lo difende e chi ne condanna l’irresponsabilità.