730, questo è l’errore che hanno fatto 8 italiani su 10 | L’Agenzia delle Entrate non perdona, le multe in arrivo dopo Ferragosto

Tasse da pagare (dirigentisenior.it) - Teleone.it (1)

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Controlli, scadenze e (tanti) rischi, per chi richiede rimborsi e detrazioni: ecco cosa è necessario sapere

Per ottenere rimborsi fiscali o regolarizzare la propria posizione con lo Stato, oogni anno milioni di italiani presentano il modello 730. Le scadenze fiscali sono ormai note: la dichiarazione va presentata entro il 30 settembre, ma i problemi non mancano mai. Spesso si tende a pensare che, affidandosi al modello precompilato, si sia completamente al sicuro, ma non è così. L’Agenzia delle Entrate, infatti, intensifica i controlli soprattutto dopo Ferragosto, quando moltissimi cittadini già si aspettano i rimborsi sullo stipendio o sulla pensione. In realtà, la fretta o la scarsa attenzione porta moltissimi contribuenti a commettere errori.

Uno dei dati più sorprendenti riguarda le statistiche ufficiali: 8 italiani su 10 sbagliano almeno un dettaglio nella compilazione del 730. Può sembrare banale, ma ogni errore può portare a multe e a ritardi nell’accredito dei rimborsi. La legge parla chiaro: chi modifica la dichiarazione rispetto alla precompilata è maggiormente esposto ai controlli incrociati. Ed è proprio in questo scenario che emergono le criticità più diffuse.

Il caso più comune riguarda le spese sanitarie. L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 3 luglio 2025, ha definito nuove regole di verifica mirate. Tutti coloro che cambiano i dati relativi a visite mediche, prestazioni specialistiche o spese veterinarie vengono inseriti automaticamente in una lista di soggetti da controllare. Questo perché la precompilata attinge direttamente ai dati inviati dal Sistema Tessera Sanitaria entro il 31 marzo di ogni anno, rendendo di fatto già pronte le informazioni principali.

Quando si decide di modificare queste spese, il Fisco interviene con verifiche dettagliate. Ai sensi dell’art. 36-ter del DPR 600/1973, gli incaricati dell’Agenzia hanno il diritto di confrontare i dati dichiarati con quelli ufficiali, andando a richiedere fatture, ricevute o scontrini. Se emergono incongruenze, il contribuente deve essere pronto a dimostrare la veridicità delle cifre inserite.

Controlli mirati sulle spese mediche

Il Sistema Tessera Sanitaria raccoglie ogni anno informazioni su tutte le prestazioni mediche detraibili. Solo chi ha espresso opposizione formale può impedire che i propri dati siano trasmessi. In assenza di opposizione, l’Agenzia utilizza direttamente quei dati per la compilazione del 730 precompilato. Questo significa che ogni scostamento rispetto a quelle cifre è visto come un potenziale campanello d’allarme.

La conseguenza è chiara: se i dati non coincidono, scatta la richiesta di documentazione. Le fatture devono essere complete, leggibili e coerenti con quanto dichiarato. In caso contrario, si rischiano sanzioni amministrative e ulteriori accertamenti. Proprio per questo motivo, la conservazione della documentazione assume un ruolo centrale per ogni contribuente che decida di modificare la propria dichiarazione.

conti soldi lavoro (pexels) - Teleone.it
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Come evitare errori e sanzioni

L’unico modo per non incorrere in spiacevoli sorprese è quello di conservare sempre in maniera ordinata le prove delle spese sostenute. Questo vale non solo per sé stessi ma anche per i familiari a carico, i cui costi rientrano nella stessa dichiarazione. Ogni cifra deve poter essere giustificata con un documento fiscale valido, altrimenti il rischio è di perdere il diritto alla detrazione.

Presentare il 730 in modo corretto significa quindi non solo rispettare le scadenze, ma anche dimostrare precisione e trasparenza. I controlli incrociati sono ormai parte integrante della procedura e rappresentano una barriera di sicurezza per lo Stato, ma anche un potenziale ostacolo per chi compila in maniera superficiale. La regola d’oro rimane una: meglio… prevenire che curare, soprattutto quando si tratta di tasse e di rimborsi fiscali.