In Sicilia esiste il borgo degli SPAGNOLI | Qui il tempo si è fermato da secoli, lo dimostrano queste pietre

borgo spagnolo - foto (C) teleone.it

borgo spagnolo - foto (C) teleone.it

Di bellezze medievali è pieno, pienissimo il Sud Italia: dalla Calabria alla Sicilia, si arriva al “borgo degli spagnoli” dell’isola 

A pensarci bene, è un po’ tutto il Sud Italia a custodire itesori medievali di inestimabile valore, disseminati tra borghi arroccati e città ricche di fascino. La Calabria, con i suoi paesaggi incantevoli e le sue cittadine pittoresche, rappresenta una porta d’ingresso privilegiata per chi vuole respirare l’atmosfera autentica di un tempo lontano. Qui, tra stradine lastricate e antiche mura di pietra, sembra che la storia non abbia mai smesso di “parlare”, rivelando tracce preziose di civiltà che si sono susseguite nel corso dei secoli.

Da questi luoghi calabresi lo sguardo si allunga verso la Sicilia, un’isola che, più di ogni altra, conserva le testimonianze di un passato nobile e imponente. Castelli, rocche e torri svettano ancora oggi come baluardi di pietra, ricordando le lotte, le conquiste e i fasti medievali che ne hanno plasmato l’identità. Passeggiare per i vicoli stretti e irregolari dei borghi significa immergersi in un viaggio senza tempo, in cui ogni angolo racconta una storia di coraggio, fede e resistenza.

La costa settentrionale della Sicilia offre scorci suggestivi, come quello di Brolo, dove il castello domina ancora il mare con il suo profilo severo e romantico. Spostandosi verso ovest, non si può non restare incantati da Erice, un borgo medievale che sembra sospeso tra cielo e terra. Qui le mura ciclopiche e le chiese antiche si intrecciano con vedute mozzafiato che spaziano fino alle isole Egadi, regalando emozioni uniche a chiunque decida di esplorarle.

Accanto a queste meraviglie, non mancano le suggestioni di città d’arte e luoghi di culto che hanno contribuito a rendere la Sicilia un crocevia di culture e influenze. Dai templi nascosti alle fortezze collinari, l’isola offre al visitatore un percorso senza paragoni, capace di unire paesaggi naturali e patrimonio artistico con una continuità sorprendente. Fino ad arrivare a borghi di incredibile bellezza, che andiamo a scoprire subito.

L’eredità spagnola e i borghi del Mediterraneo

Per entrare nel dettaglio, e per comprendere al melglio la bellezza della Sicilia medievale, è impossibile non citare il periodo delle dominazioni spagnole. Tra il XV e il XVII secolo, la presenza iberica lasciò tracce indelebili nella cultura, nell’architettura e persino nella gastronomia dell’isola. Molti borghi siciliani ancora oggi conservano testimonianze di quell’epoca, in cui i viceré governavano in nome dei sovrani di Spagna, introducendo usi e costumi che si sono radicati profondamente nel tessuto sociale.

Le cittadine nate o rifiorite in quel periodo sono caratterizzate da una fusione unica di stili, con piazze, chiese e palazzi che riflettono il gusto barocco spagnolo ma che si integrano perfettamente con la tradizione siciliana. Passeggiando per questi centri, si percepisce ancora il legame con il mondo iberico, che rese la Sicilia un punto nevralgico nel Mediterraneo per politica, economia e cultura.

la cittadina, vista dall'alto (foto comunecarlentini) - teleone.it
la cittadina, vista dall’alto (foto comunecarlentini) – teleone.it

Il borgo degli spagnoli nascosto in Sicilia

Ma arriviamo al dunque, e dunque ad un posto spettacolare che vale assolutamente la pena di essere visitato. In estate o in autunno poco importa, l’importante è non perderselo. Tra le province più belle della Sicilia, va riservata una menzione speciale a Siracusa, città apprezzata per le sue bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali. Ogni viaggio qui lascia un segno indelebile, perché ogni angolo di Siracusa rivela un fascino che travolge il visitatore.

Eppure, poco distante da Siracusa, si nasconde una perla unica. Stiamo parlando del borgo del viceré: Carlentini (foto sopra). Fondato nel 1551 dal viceré Giovanni De Vega per volere dell’imperatore Carlo V, questo borgo conserva ancora oggi il fascino delle sue origini spagnole. Situato a nord-ovest di Siracusa, a circa 52 chilometri di distanza, il borgo si inserisce in un contesto collinare che ne esalta la bellezza storica e paesaggistica. Il nome stesso testimonia il legame con Lentini e con la sua fondazione voluta dalla corona spagnola.