Amazon ti avverte, questa mail è una TRUFFA PERICOLOSA | Non cliccare o rischi il furto totale

cellulari hacker - foto (C) Mediaoneonline.it

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Il problema nasce nel momento in cui arriva la mail della celebre azienda di shopping online: ecco cosa succede 

IL fenomeno delle truffe digitali è diffusissimo, e negli ultimi tempi queste si sono a dir poco moltiplicate, assumendo forme sempre più sofisticate. I criminali informatici utilizzano e-mail, sms, chiamate e persino falsi siti web per sottrarre dati sensibili e denaro alle vittime. Internet, come si sa bene, è diventato un terreno fertile per queste attività fraudolente, con danni enormi sia per i singoli cittadini che per le aziende. Gli esperti di sicurezza invitano a non abbassare mai la guardia, perché il fenomeno è in continua evoluzione.

Tra le truffe più diffuse vi sono: il phishing, che consiste nell’invio di e-mail contraffatte per rubare credenziali bancarie o di accesso a piattaforme online; lo smishing, che sfrutta i messaggi SMS per convincere l’utente a cliccare link dannosi; e il vishing, dove i truffatori contattano telefonicamente fingendosi operatori ufficiali. A queste si aggiungono i falsi annunci di vendita su marketplace, le truffe legate agli investimenti in criptovalute e quelle che riguardano i finti servizi di assistenza tecnica.

Il phishing, ad ogni modo, rimane in questo momento la tecnica più redditizia per i cybercriminali. Solitamente l’utente riceve una mail apparentemente legittima, con loghi e grafiche ben realizzate, che lo spinge a inserire dati personali in una pagina clone. Una volta forniti, i dati finiscono immediatamente nelle mani dei truffatori. Anche i siti e-commerce come Amazon, eBay o Zalando, ad esempio, sono spesso sfruttati come “esca” per ingannare le persone.

In Italia, un numero crescente di truffe si lega proprio ad Amazon, una delle piattaforme più utilizzate. I criminali sfruttano la popolarità del servizio per generare confusione e rubare credenziali. Una delle truffe più frequenti è quella che riguarda il finto aumento del costo dell’abbonamento Amazon Prime.

Occhio a questo link: la truffa è di quelle pesanti 

Ma andiamo ai rischi pià concreti: i cybercriminali inviano e-mail ingannevoli in cui si annuncia un presunto incremento del prezzo di Amazon Prime, che passerebbe da 49,90 euro a una cifra molto più alta. All’interno della mail compare un pulsante con la scritta “Annulla”, che dovrebbe servire per disdire l’abbonamento. È proprio lì che si nasconde l’inganno.

Se l’utente clicca sul pulsante, viene reindirizzato a un sito fraudolento che chiede di inserire dati sensibili: password, informazioni bancarie o codici di sicurezza. In questo modo i truffatori ottengono l’accesso all’account Amazon e, in molti casi, ai metodi di pagamento collegati. Amazon stessa ha confermato l’aumento di questi tentativi di frode, soprattutto in periodi come il Prime Day, quando milioni di persone accedono al portale per fare acquisti.

Amazon (foto amazon) – teleone.it

Come riconoscere gli attacchi digitali e cosa fare

Bisogna sottolineare che Amazon raccomanda sepmre di non cliccare mai sui link sospetti ricevuti tramite e-mail o SMS. È fondamentale controllare sempre lo stato del proprio abbonamento direttamente dall’account ufficiale e non da link esterni. Allo stesso modo, è bene verificare regolarmente i movimenti bancari e segnalare ogni messaggio sospetto all’indirizzo dedicato amazon.it/reportascam. Gli esperti suggeriscono inoltre di consultare con frequenza il portale del Computer Emergency Response Team (CERT) di AgID, che riporta costantemente le truffe più diffuse in Italia. In questo modo è possibile conoscere in anticipo le nuove modalità di attacco e riconoscere subito i tentativi fraudolenti.

Alla lunga, il consiglio principale rimane sempre e seoltanto uno: diffidare, dal primo all’ultimo minuto. Se un messaggio appare troppo allarmante o urgente, probabilmente si tratta di un inganno. Solo l’attenzione e la prudenza quotidiana possono davvero proteggere dagli attacchi informatici che ogni giorno colpiscono migliaia di utenti in Italia.