Questo elettrodomestico contiene ORO a 22 carati: lo usi ogni giorno | C’è chi lo ha buttato via per errore

oro bilancia vendita - foto teleone.it

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Ma lo sapevate che la grande opportunità per fare soldi è anche in casa? Ecco cosa si nasconde negli elettrodomestici… 

Si può dire tranquillamente che ogni casa italiana rappresenti un po’ un piccolo museo tecnologico in continua evoluzione. Televisori di ultima generazione, condizionatori silenziosi, computer sempre più veloci: il mercato propone novità a un ritmo a dir poco frenetico e noi consumatori, attratti da prestazioni migliori e design moderni, finiamo per sostituire gli apparecchi con grande frequenza. È un comportamento che si è consolidato negli anni, complice il calo dei prezzi e la pubblicità costante di nuove funzionalità.

Il risultato è che in molte famiglie si accumulano elettrodomestici non più utilizzati, relegati in cantine o garage. Televisori a tubo catodico, vecchi portatili, condizionatori ormai superati: oggetti che consideriamo “vecchi” ma che, in realtà, custodiscono materiali preziosi al loro interno. Non parliamo solo di componenti di valore tecnologico, ma anche di veri e propri metalli preziosi che, se opportunamente recuperati, potrebbero valere molto più di quanto immaginiamo.

In Italia, ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti elettronici vengono dismessi. Si tratta di uno dei settori di smaltimento in più rapida crescita al mondo, eppure pochi sanno che tra questi oggetti finiti in discarica si trova oro quasi puro. Il problema? Finora la maggior parte di queste risorse è andata persa, perché le tecniche di estrazione tradizionali erano complesse, costose e dannose per l’ambiente.

Da poco, però, la situazione potrebbe cambiare grazie a una scoperta rivoluzionaria che apre scenari inediti per chiunque sappia come agire.

Un’innovazione che può cambiare tutto

Un team di ricercatori dell’ETH Zurich ha sviluppato un metodo innovativo per recuperare oro dai dispositivi elettronici dismessi. La particolarità di questa tecnica è che utilizza sostanze provenienti dall’industria alimentare, in particolare scarti della lavorazione del formaggio, evitando così processi chimici inquinanti. Le proteine ottenute vengono trasformate in spugne di nanofibrille, capaci di catturare gli ioni d’oro presenti nei componenti elettronici.

I rifiuti elettronici, che includono smartphone, computer, televisori e piccoli elettrodomestici, rappresentano oggi non solo un problema ambientale, ma anche una miniera urbana di metalli preziosi come oro, argento e palladio. Recuperarli in modo sostenibile significa ridurre l’impatto ecologico e generare valore economico da ciò che normalmente finirebbe tra i rifiuti.  In molte case italiane ci sono dispositivi che, se smontati correttamente, potrebbero rivelarsi fonti di oro puro. Tra questi troviamo televisori e schermi LCD/LED, computer, laptop, telefoni cellulari, fotocamere digitali, stampanti, lettori DVD e Blu-ray, forni a microonde e condizionatori. Anche se le quantità presenti in ciascun apparecchio sono piccole, sommate su larga scala possono tradursi in guadagni significativi.

pc portatile generica - foto teleone.it
pc portatile generica – foto teleone.it

Come si ottiene l’oro dai vecchi elettrodomestici

Bisogna anche dire che questo metodo si distingue perché è ecologico e redditizio: sfrutta infatti materiali riciclabili e non richiede l’uso di sostanze chimiche aggressive. In più, offre la possibilità di trasformare vecchi elettrodomestici in vere e proprie “pepites” d’oro.Il processo inizia con la raccolta degli scarti proteici della produzione casearia, che vengono trasformati in nanofibrille.

Queste spugne speciali vengono immerse in una soluzione acida ottenuta dal trattamento delle schede madri dei computer, dove catturano gli ioni d’oro come un magnete. Successivamente, il riscaldamento delle spugne provoca la conversione degli ioni in scaglie d’oro puro, che possono essere fuse fino a ottenere una pepita con purezza del 91%. Così come hanno sottolieneato i ricercatori, con appena 20 schede madri si può ottenere una pepita d’oro dal valore di circa 34.000 dollari. Una scoperta che dimostra come ciò che consideriamo “vecchio” e inutile possa trasformarsi in una risorsa di grande valore economico e ambientale.