Sardegna, STOP ai bagni in mare | L’acqua è contaminata da batteri, adesso SCAPPANO tutti in Sicilia

cartello mare non balneabile

cartello mare non balneabile

Succede anche in una delle zone più ambite per le vacanze estive: ed è un grosso guaio per i residenti e per il turismo

L’estate 2025 era attesa con entusiasmo da milioni di italiani e stranieri, pronti a godere delle spiagge incontaminate della penisola. Ma, come accade sempre più spesso, la stagione balneare rischia di trasformarsi in una corsa a ostacoli. A minacciare le vacanze non sono solo i rincari o l’affollamento delle località turistiche, ma un problema ben più serio: l’inquinamento del mare.

Ogni anno, associazioni come Goletta Verde di Legambiente percorrono le coste italiane per analizzare le acque e segnalare eventuali criticità. I loro rilievi fotografano con chiarezza lo stato di salute dei nostri mari. E spesso, come dimostrano i report degli ultimi anni, la situazione non è affatto incoraggiante: batteri, scarichi non controllati e microplastiche minacciano la qualità delle acque in molti tratti di costa, da Nord a Sud.

Per i cittadini, ricevere notizie di divieti proprio a ridosso delle vacanze è una vera e propria doccia fredda. Dopo mesi di attesa, prenotazioni e spese, scoprire che non è possibile fare il bagno nel mare tanto sognato è motivo di grande frustrazione. Ma oltre al danno emotivo, si sommano anche le ripercussioni economiche per albergatori, stabilimenti balneari e ristoratori.

La Sicilia, ogni anno, registra segnalazioni in diverse province: dalle zone industriali fino a litorali a vocazione turistica, le ordinanze di divieto di balneazione non sono una novità. Tuttavia, quest’estate, l’allarme arriva anche da una delle mete più amate d’Italia, simbolo stesso di vacanza, bellezza e natura: la Sardegna.

E così, anche tutto il turismo nella zona è a rischio

Con i suoi 18 milioni di turisti attesi nel 2025, la Sardegna si conferma una delle destinazioni più ambite del Mediterraneo. Nonostante l’aumento dei prezzi in molte località, le sue acque turchesi e i paesaggi mozzafiato continuano ad attrarre viaggiatori da ogni parte del mondo. Le località marittime dell’isola sono celebri per la loro qualità e per l’attenzione alla tutela ambientale.

Tuttavia, proprio in queste settimane, una notizia inaspettata ha messo in allarme residenti e turisti: le autorità hanno riscontrato la presenza elevata di batteri in alcune acque, tanto da imporre un divieto temporaneo di balneazione. La decisione, inevitabile per motivi sanitari, ha avuto ripercussioni immediate sulle attività commerciali della zona e sul flusso turistico.

la spiaggia in cui non si puo' fare il bagno (foto pexels) - teleone.it
Ecco la spiaggia in cui non si puo’ fare il bagno (foto pexels) – teleone.it

Livelli anomali di carica batterica rilevati

Il provvedimento è stato firmato dal sindaco Massimo Zedda e riguarda la spiaggia del Poetto di Cagliari (nella foto sopra), una delle più iconiche e frequentate dell’intera isola. Più precisamente, il divieto interessa la zona antistante il nuovo ospedale Marino e quella adiacente all’Ottagono, esclusa la struttura stessa.

Durante il fine settimana del 6 luglio, i bagnanti hanno trovato l’amara sorpresa: impossibile tuffarsi in acqua a causa dei livelli anomali di carica batterica rilevati. La misura ha provocato forte malcontento tra i villeggianti, costretti a cambiare meta o rinunciare al bagno, e ha inciso pesantemente sugli incassi di ristoratori e operatori turistici. Per fortuna, grazie a nuovi prelievi, l’ordinanza è stata revocata nei giorni successivi, ma il caso ha aperto un dibattito urgente sulla gestione delle risorse ambientali in ambito turistico.