Ti hanno contestato il 730? ATTENZIONE | L’errore che sta mandando in PANICO migliaia di italiani

Dichiarazione dei redditi teleone.it
Anche ansie e dubbi per moltissimi contribuenti, quando c’è qualcosa che “non va” nella dichiarazione
Con l’arrivo della primavera e dell’estate, sono ogni anno milioni gli italiani si trovano a fare i conti con la compilazione del modello 730 o della dichiarazione dei redditi. Sebbene oggi esista anche la dichiarazione precompilata disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il processo non è sempre semplice. In particolare, chi ha situazioni fiscali complesse, come detrazioni per figli a carico, spese mediche, lavori edilizi o redditi esteri, può incontrare ostacoli e commettere errori involontari.
Proprio per questo motivo, moltissimi contribuenti decidono di affidarsi a CAF, commercialisti o patronati, figure che conoscono a fondo la normativa fiscale e possono garantire una compilazione corretta e tempestiva. Ma anche così, l’errore è sempre dietro l’angolo. Una cifra sbagliata, un quadro non compilato, una dimenticanza: sono piccoli dettagli che possono generare grandi problemi in fase di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il termine per la presentazione del modello 730 è solitamente fissato per la fine di settembre, ma è bene agire per tempo. Le sviste più comuni riguardano la mancata indicazione di redditi percepiti, errori nelle detrazioni o dati mancanti. Non è raro che, anche a distanza di mesi, l’Agenzia notifichi anomalie tramite PEC o nel proprio cassetto fiscale, richiedendo chiarimenti o correzioni.
È fondamentale ricordare che la trasparenza e la rapidità nella risposta possono ridurre al minimo le sanzioni e le complicazioni. Ma andiamo a vedere cosa accade (e perché) quando avvengono delle contestazioni dall’Agenzia delle entarate.
Quando e perché arriva la busta inattesa, quella delle contestazioni
A partire da qualche settimana, ovvero dal 3 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato, con il provvedimento Prot. n. 280268/2025, l’invio massivo di notifiche via PEC relative a irregolarità nelle dichiarazioni IVA 2024. Questo avviene nell’ambito dei controlli incrociati sui dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi trasmessi, parte di un piano nazionale contro l’evasione fiscale.
Le comunicazioni ufficiali segnalano anomalie come: dichiarazioni IVA mancanti, quadro VE non compilato, volume d’affari inferiore a 1.000 euro indicato in modo incoerente, oppure l’assenza del quadro VJ in presenza di operazioni soggette a reverse charge. Ogni notifica è accompagnata da riferimenti normativi, codice atto, istruzioni per la risposta e dati del contribuente coinvolto. In caso di errori, è importante agire in fretta. Chi non ha presentato la dichiarazione IVA 2024 può ancora farlo entro 90 giorni dal termine ordinario (30 aprile 2025), sfruttando l’istituto del ravvedimento operoso, che consente una forte riduzione delle sanzioni. Chi invece ha già inviato la dichiarazione ma ha riscontrato errori, può presentare una dichiarazione integrativa e mettersi in regola con costi contenuti. Tutte le operazioni correttive sono regolate dall’art. 13 del D.Lgs. n. 472/1997, recentemente aggiornato con il D.Lgs. 87/2024. È quindi importante conoscere la normativa aggiornata o, meglio ancora, farsi assistere da professionisti qualificati per evitare ulteriori sbagli.

Quando e dove trovare supporto che serve
Per evitare errori nella compilazione del 730 o per rispondere a eventuali avvisi dell’Agenzia delle Entrate, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, dove sono disponibili modelli aggiornati, istruzioni e risposte alle FAQ, o, ancora, rivolgersi a un CAF, a un commercialista o a un patronato, soprattutto in presenza di situazioni complesse o contestazioni.
Ricevere una contestazione fiscale non significa necessariamente aver commesso un illecito grave. A volte basta davvero poco per chiarire la situazione, integrando documenti o correggendo i dati forniti. L’importante è non ignorare le comunicazioni ufficiali e agire con prontezza e consapevolezza. Il Fisco può sembrare una giungla, ma con i giusti strumenti e i giusti alleati si può uscirne indenni e anche più consapevoli.