Il condizionatore NON rinfresca, ti ammala | Ecco cosa succede al tuo corpo sotto i 25°C, pericolo in vista

Condizionatore d'aria (foto lavocedigenova) - teleone.it

Condizionatore d'aria (foto lavocedigenova) - teleone.it

Occhio alle scelte che si fanno in termini di elettrodomestici: ecco quando aumentano i rischi per il gran caldo 

Quando le giornate d’estate si fanno sempre più calde, si suerano anche temperature che arrivano sui 35 gradi e l’afa rende difficile anche respirare, avere un condizionatore in casa può sembrare una benedizione. Questo strumento è diventato per molti una presenza fissa in casa o in ufficio, un alleato essenziale per affrontare le estati sempre più torride. L’aria fresca generata da un buon climatizzatore consente di continuare le attività quotidiane senza essere sopraffatti dalla calura estiva.

Rispetto a qualche decennio fa, dove il massimo sollievo era affidato al classico ventilatore a pale, oggi il condizionatore è percepito come una soluzione definitiva per ritrovare comfort. Tuttavia, esiste ancora una fetta consistente della popolazione che preferisce evitare l’uso dei condizionatori, ritenendoli dannosi per la salute o troppo dispendiosi sul piano energetico. C’è chi punta su tecniche alternative: tende oscuranti, bottiglie congelate davanti al ventilatore, o docce fredde durante la notte.

I sostenitori del ventilatore lo considerano più “naturale” e meno invasivo, ma è bene sapere che anche questo dispositivo, se mal usato, può provocare disturbi. Una corrente diretta sul corpo per troppe ore, ad esempio, può causare dolori cervicali e muscolari. Ma è soprattutto il condizionatore a sollevare i dubbi maggiori: la sua efficacia nel combattere il caldo è indiscussa, ma il suo impatto sulla salute non è sempre benigno.

Il problema principale riguarda l’uso scorretto del condizionatore, specialmente quando viene impostato a temperature troppo basse rispetto a quelle esterne. In molti casi si ignora che questa abitudine può avere conseguenze anche gravi, come l’insorgenza di malattie respiratorie.

Attenzione alla temperatura impostata

L’arrivo dell’estate ha spinto milioni di italiani a riaccendere climatizzatori e ventilatori nelle proprie abitazioni. Il problema? L’utilizzo scorretto di questi apparecchi può trasformarsi in un rischio per la salute. Secondo lo pneumologo Claudio Micheletto, direttore UOC Pneumologia all’ospedale universitario di Verona, il pericolo nasce dal brusco sbalzo termico e dalla mancata manutenzione dei dispositivi.

Uno degli errori più comuni è impostare il condizionatore su valori inferiori ai 25°C quando all’esterno ci sono oltre 35 gradi. Questo causa uno shock termico che indebolisce le difese immunitarie e favorisce l’insorgere di raffreddore, tosse e persino polmoniti. Non solo: se il condizionatore non viene pulito regolarmente, può diventare terreno fertile per problemi particolarmente complessi. Ma spieghiamo meglio il perché, e come evitarli.

La pulizia del condizionatore - foto (C) Teleone.it (1)
La pulizia del condizionatore – foto (C) Teleone.it

E scatta l’allerta per un altro nemico invisibile

Innanzitutto, come si sa, la Legionella pneumophila è un batterio che si annida in ambienti umidi e acquatici, sia naturali che artificiali. Se un condizionatore accumula umidità e non viene sanificato, può diventare un veicolo per l’infezione. Ogni estate gli ospedali segnalano casi di legionellosi: si tratta di una grave infezione polmonare che può colpire anche giovani in salute, causando sintomi severi come febbre alta, tosse secca e difficoltà respiratorie.

Il dottor Micheletto, come riporta la Gazzetta di Viareggio, consiglia di mantenere la temperatura del condizionatore non inferiore ai 28°C, così da ridurre lo sbalzo termico e abbattere il rischio di infezioni. In casa non si dovrebbe mai avvertire freddo al punto da dover indossare una coperta in pieno luglio. È importante anche cambiare o pulire i filtri almeno una volta al mese e controllare eventuali accumuli di condensa. Ventilatori e condizionatori possono, dunque, essere strumenti eccellenti per sopravvivere all’afa, ma solo se usati con buon senso e manutenzione costante. Il benessere estivo passa anche dalla consapevolezza: meglio rinunciare a qualche grado in meno, che finire in ospedale per una scelta poco saggia. In poche parole il caldo, così come tutto, del resto, deve essere combattuto con intelligenza, non con gli estremi.