Salta tutto, all’Ars bocciata riforma dei Consorzi di bonifica: “Vergognoso”, protestano i sindacati

L’Assemblea Regionale Siciliana, con voto segreto, ha bocciato l’articolo 3 del ddl di riforma dei Consorzi di Bonifica, mandando gambe all’aria l’intera riforma. A chiedere che si votasse con il voto segreto è stato il gruppo dei 5 stelle.
A favore del provvedimento che cancellava l’articolo si sono espresse le forze di opposizione, M5s e Pd, ma nel segreto dell’urna hanno detto sì anche una decina di deputati di maggioranza.
L’articolo 3 del ddl disciplinava la liquidazione degli attuali 13 Consorzi che, nella riforma voluta dall’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, si sarebbero dovuti ridurre a quattro. Con la bocciatura di questi articolo, di fatto la riforma è stata azzoppata.
All’inizio della seduta i deputati di opposizione avevano chiesto di “spostare” gli emendamenti di copertura finanziaria per il personale dal ddl di riforma dei Consorzi a quello di variazioni di bilancio, ma l’assessore Barbagallo ha insistito per mantenere la norma sul personale all’interno della riforma.
Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. L’Aula è stata quindi convocata per la giornata di oggi, alle 15.
“Quello che è accaduto oggi a sala d’Ercole con la riforma dei consorzi di bonifica è vergognoso. Il governo e la maggioranza hanno mostrato il loro vero volto, affossando una riforma annunciata da tempo, al centro di trattative e impegno con i sindacati. L’intero Parlamento ha mostrato insensibilità per una riforma importante per il territorio, per l’agricoltura, per i lavoratori», hanno affermato i segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil Tonino Russo, Adolfo Scotti ed Enzo Savarino.
“Promesse e impegni ancora una volta traditi – aggiungono – da un Parlamento che non si adopera per migliorare la situazione del territorio e dell’agricoltura in periodo di crisi idrica, né tantomeno per dare garanzie e certezze ai lavoratori. La nostra protesta – sottolineano- continuerà”. Per il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino: “Siamo in presenza di una maggioranza di governo compatta quando c’è da distribuire prebende, mancette e curare le clientele, ma che va in frantumi quando si tratta di varare la prima riforma organica di settore, oppure quando c’è a mettere in campo un atto di programmazione. E’ una maggioranza non in grado di dare risposte: o trovano dunque le ragioni per darle queste risposte o ne traggano le conseguenze”.
“Il fatto che Galvagno nonostante ciò che sta emergendo dalle inchieste continui a presiedere la seduta getta discredito sulle istituzioni. Vediamo in questi giorni che la riforma della rete ospedaliera è criticata anche da pezzi della maggioranza, che fa anche cadere al primo voto una riforma importante come quella dei consorzi. Non siano ora i lavoratori- sottolinea il segretario della Cgil- a pagare l’irresponsabilità del governo e della sua maggioranza: si spostino quindi gli emendamenti di copertura finanziaria per il personale dalla riforma dei consorzi alle variazioni di bilancio”.