Strage di via d’Amelio, a Palermo il giorno del ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta

E’ il giorno della memoria per Palermo, che ricorda Paolo Borsellino e gli agneti di scorta, assassinati 33 anni fa da Cosa nostra in via D’Amelio. Tra appuntamenti culturali e manifestazioni, la città si fa portavoce di memoria ma al contempo continua a chiedere giustizia.
Fitto il programma di oggi, 19 luglio, anniversario dell’eccidio in cui oltre al magistrato persero la vita cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Si parte alle 8, con un appuntamento dedicato ai più piccoli sul luogo della strage dal titolo ‘Coloriamo via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani’; alle 11, alla Casa di Paolo, avverrà la donazione di un’automobile da parte della Fondazione Heal; alle 15 nuovo ritrovo in via D’Amelio, con un incontro organizzato dal movimento delle Agende Rosse e intitolato ‘L’agenda rossa e il filo di sangue delle stragi’; alle 16:58, nel medesimo punto, il minuto di silenzio e la lettura della poesia ‘Giudice Paolo’ di Marilena Monti; alle 18:30 e alle 21:30 due iniziative ad opera del movimento OurVoice, incentrate rispettivamente sul dibattito dal titolo ‘Giovani e antimafia: contro silenzi e depistaggi’ e sulla proiezione del video ‘Note di resistenza oltre le macerie – Suoni e silenzi sulle stragi di Stato’.
“Sono passati 33 anni, ma ancora purtroppo non abbiamo né verità né giustizia – sottolinea Salvatore Borsellino -. Quello che vorrei fare notare, in questi giorni di memoria, è che via D’Amelio fa parte di una serie di stragi che hanno insanguinato il nostro paese e avevano lo scopo preciso di cambiare l’equilibrio politico: voglio inoltre dare voce a quei giovani che sono stati ingannati con l’anticipazione del minuto di silenzio per la strage di Capaci, ai familiari delle vittime di mafia e alle associazioni di cui fanno parte. Non ci sarà posto per altro in via D’Amelio, chi vuole può venire come libero cittadino e non come istituzione: se dovesse venire qualcuno che fa parte di quel mondo istituzionale che ad oggi non ci ha dato né verità né giustizia, noi alzeremo l’agenda rossa e poi ci volteremo per dargli le spalle”.
In occasione dell’anniversario verrà presentata la nuova edizione dell’Agenda Rossa, a cura dello stesso Salvatore Borsellino e con la prefazione di Saverio Lodato.