Hai presente Cuba? Ora c’è la GEMELLA in SICILIA | Bella vita, colori e festa ti allietano 24 ore al giorno

vicoli di citta cubana - foto archivio teleone.it

vicoli di citta cubana - foto archivio teleone.it

Una mini cittadina tutta “a colori” che profuma tanto di Cuba: arte, danza, allegria e tanta storia fra i vicoli

Ogni estate la Sicilia si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove i colori, la musica e le tradizioni locali si fondono in un’atmosfera magica e coinvolgente. Tra vicoli antichi, piazze animate e scorci mozzafiato, molte cittadine siciliane si accendono al calar del sole, regalando emozioni uniche ai turisti e ai residenti.

Cefalù, ad esempio, si trasforma in un salotto sul mare, con i suoi locali sulla spiaggia, le strade sempre piene e il profumo del pesce appena grigliato che invade l’aria. Taormina, con la sua eleganza e la sua vita notturna fatta di concerti, dj set e terrazze affacciate sul Mediterraneo, è il punto d’incontro perfetto per chi cerca mondanità e bellezza.

Anche Siracusa, tra antichità e movida, ha saputo reinventarsi come destinazione vivace e dinamica: Ortigia si anima ogni notte di suoni e di luci, offrendo spettacoli per ogni gusto. Più a sud, Marzamemi è il gioiello marinaro della costa sud-orientale: un borgo di pescatori dove il tempo sembra essersi fermato ma che d’estate pulsa come un cuore latino.

E come dimenticare San Vito Lo Capo, con il suo Festival del cous cous, le danze afro, e le spiagge che fanno sognare? Proprio da qui, nella zona occidentale della Sicilia, si apre un itinerario affascinante fatto di storia, colori e contaminazioni culturali. E se si continua verso Trapani, si scopre un mondo fatto di paesaggi salini, tramonti infuocati e piccole realtà ancora poco conosciute.

Un luogo che ricorda Cuba: arte, colori e (tantissima) allegria

E’ stato già detto tante volte, ed ogni qualvolta che avviene una nuova visita al posto, la sensazione è sempre più forte. C’è un posto in Sicilia che evoca una destinazione esotica come Cuba. E non solo per la presenza dei colori accesi o delle architetture fuori dal comune, ma per quell’energia contagiosa, quell’allegria popolare che si respira nei suoi vicoli.

Se pensiamo a L’Avana, con i suoi edifici pastello e le sue musiche che si diffondono ad ogni ora del giorno, ci sembra lontanissima dal nostro quotidiano. Ma in Sicilia, tra le province de nord dell’isola, esiste un borgo che sembra essere stato teletrasportato direttamente dai Caraibi: una piccola Cuba siciliana che lascia senza fiato chiunque la visiti.

murales del borgo palermitano - (screen youtube) - teleone.it
Murales del borgo palermitano – (screenshot youtube) – teleone.it

La Cuba siciliana tra storia e arte

Il magico luogo di cui parliamo è una frazione rurale di Partinico, in provincia di Palermo, fondata nel XVII secolo dai padri gesuiti (in siciliano “parrini” significa “sacerdoti”). Questo piccolo angolo della Sicilia, che si chiama Borgo Parrini, ha conosciuto una lunga fase di abbandono, finché negli anni ’90 un imprenditore locale, Giuseppe Gaglio, decise di trasformarlo in un’esplosione di creatività.

Ispirandosi allo stile visionario di Antoni Gaudí, Gaglio ha rivestito le case di maioliche, ceramiche colorate, mosaici e scritte ispirazionali, rendendo Borgo Parrini un piccolo museo a cielo aperto. Oggi è una delle mete più fotografate della Sicilia, amata da influencer e turisti di ogni parte del mondo. Basta un selfie, insomma, per far credere di essere davvero atterrati… a Cuba.