ULTIM’ORA – INPS blocca le pensioni | Agosto senza soldi per migliaia di italiani: ecco chi resta a secco

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Milioni di italiani attendono ogni mese il pagamento della pensione, ma diversi sono i motivi di preoccupazione
Lo si sa benissimo, il momento ddella pensione è per tanti un appuntamento fisso, una certezza che dà sicurezza e stabilità. Ma negli ultimi tempi, questa attesa si è caricata di timori, sia per i cambiamenti normativi all’orizzonte, sia per possibili ritardi nei versamenti. In Parlamento si discute ormai da mesi di una possibile riforma del sistema pensionistico, in particolare in merito all’età pensionabile, che potrebbe essere nuovamente innalzata.
I sindacati chiedono a gran voce di tutelare i lavoratori più fragili e di mantenere in vigore forme di pensionamento anticipato, come la Quota 103 o Quota 41, che permettono l’uscita dal lavoro con almeno 41 anni di contributi. Ma il timore che l’età minima possa salire oltre i 67 anni agita milioni di italiani, soprattutto quelli prossimi alla fine del percorso lavorativo.
Tra le ipotesi più discusse, c’è quella di legare ulteriormente l’età pensionabile alle aspettative di vita, che rischierebbe di allontanare ancora di più il traguardo per molti. Le preoccupazioni aumentano di fronte alla mancanza di certezze legislative e alla complessità burocratica dell’intero sistema pensionistico nazionale.
Ma non è solo l’età a creare apprensione. C’è un’altra paura, meno discussa ma molto concreta, che riguarda il blocco o il ritardo dell’accredito mensile. E proprio questa è la notizia che ha mandato nel panico molti pensionati.
Le cause più comuni per il “blocco totale”
Questa notizia ha colto molti di sorpresa. E fra i tanti, ci sono i pensionati che non riceveranno il pagamento il prossimo mese. Può accadere, in casi eccezionali, che l’accredito della pensione subisca un ritardo o venga addirittura sospeso. Le cause possono essere tecniche – come problemi nei sistemi informatici – oppure amministrative, ad esempio legate alla verifica dei requisiti del beneficiario.
Molto spesso (ma non sono tutti i casi) si tratta soltanto di slittamenti di pochi giorni, magari dovuti a festività o aggiornamenti bancari. In questi casi, è l’INPS a comunicare tramite i propri canali ufficiali le nuove date di pagamento. Ma in altri casi, la situazione può rivelarsi più complessa, fino a richiedere interventi personali per risolvere eventuali incongruenze.

Cosa fare quando la pensione non arriva
Andiamo a fare una rassegna sulle più frequenti motivazioni per eventuali blocchi o ritardi. Fra questi, troviamo il caso di IBAN errato o non aggiornato. Se il conto corrente è stato cambiato di recente, oppure se è stato chiuso o non è più attivo, la banca rigetta il pagamento. L’accredito può anche essere bloccato se l’intestatario del conto non coincide perfettamente con i dati registrati dall’INPS. Un’altra causa diffusa riguarda i conti cointestati o bloccati per questioni legali, come protesti o pignoramenti.
In questi casi, l’INPS sospende l’accredito finché la situazione non viene chiarita. La soluzione più rapida è contattare il proprio patronato o rivolgersi direttamente all’INPS per ottenere assistenza immediata. In ogni caso, è fondamentale non farsi prendere dal panico: i problemi più comuni possono essere risolti con tempestività, evitando lunghe attese e ulteriori preoccupazioni.