Strage di Altavilla, il racconto shock della figlia di Barreca: “Eravamo tutti sulla collina…”

“Eravamo tutti sulla collina quando abbiamo bruciato il corpo di mia mamma. Io dopo un po’ sono scesa ma non riuscivo a scappare, ero senza forze. Non dormivo. Potevo riposare pochi minuti soltanto. Era una cosa potente”. Questo un passaggio con le parole shock della figlia di Giovanni Barreca nel corso della testimonianza in aula, come riportato dall’avvocato Giovanni Barracato, per il processo sulla strage di Altavilla.
La giovane si trova adesso a giudizio e nell’esame reso in aula la ragazza – che all’epoca dei fatti era minorenne – ha detto di aver fatto ciò che altri in preda al delirio e alla volontà di purificare la villetta dagli spiriti maligni le dicevano di fare.
Insieme a Barreca e alla figlia sono imputati dei tre delitti Massimo Carandente e Sabrina Fina, la coppia conosciuta dal muratore e dalla moglie durante incontri di preghiera.
“Non si è riusciti a capire se la ragazza ha avuto un ruolo attivo o marginale nella strage di Altavilla. E’ apparsa molto provata e confusa rispetto alle dichiarazioni che aveva reso a febbraio 2024 e a marzo”, ha spiegato Barracato. “La ragazza – ha proseguito – ha parlato anche dei suoi fratelli e delle torture subite anche se ha riferito che in certi momenti era stata bendata dalla coppia”. Durante l’udienza, rispondendo alle domande del pm e degli avvocati, l’imputata ha anche avuto un malore. Carandente e Barreca sono rimasti sempre in silenzio e non hanno mai guardato la giovane.
Sabrina Fina, dopo la testimonianza della ragazzina e dopo l’esame dei genitori della Salamone, ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee negando di aver partecipato agli omicidi.