Vivi in un condominio? Senza questo CARTELLINO scattano multe e denunce | L’amministratore non può farci nulla

Condominio palazzo - foto (C) Teleone.it
Non è sempre facile vivere in condominio, fra regole e attenzione alla sicurezza: ecco un dettaglio da non trascurare
Lo viviamo quotidianamente, o, almeno, mensilmente… Nei nostri condomini italiani la vita dipende da… piccoli equilibri. Dalle classiche riunioni condominiali alle decisioni più delicate, come i lavori di manutenzione, ogni scelta può diventare oggetto di discussione. C’è chi vuole risparmiare e chi, invece, insiste su ciò che è obbligatorio fare per legge.
Spesso, proprio durante queste assemblee, nascono conflitti tra vicini: basta un pavimento da rifare o un cancello elettrico guasto per dividere un intero palazzo. Tuttavia, ci sono interventi per cui non si può tergiversare, come la messa in sicurezza degli spazi comuni. In particolare, le norme antincendio rappresentano uno dei punti più delicati e sottovalutati.
Il punto è che non tutte le misure sono facoltative. Alcune, come l’installazione di estintori o la predisposizione di impianti antincendio, sono obbligatorie per legge in base a criteri precisi. La loro assenza, in certi casi, può far scattare multe salate o perfino conseguenze penali per l’amministratore o per l’intero condominio.
Ad esempio, è obbligatorio dotarsi di estintori in presenza di centrali termiche, autorimesse sotterranee, vani ascensori con rischio incendio o edifici abitati da personale dipendente. Il Decreto Ministeriale 246/1987 e il D.P.R. 151/2011 chiariscono ogni scenario: ignorarli può costare caro.
E l’amministratore ha parecchie responsabilità…
Uno dei soggetti più coinvolti in questo processo è sicuramente l’amministratore di condominio. È suo dovere, nfatti, effettuare una valutazione del rischio e predisporre le misure necessarie. Se ci sono lavoratori subordinati come portinai o addetti alle pulizie, la valutazione diventa obbligatoria.
Ma anche senza personale, è fortemente consigliato predisporre una valutazione del rischio incendio per salvaguardare l’incolumità di tutti i residenti. L’amministratore deve inoltre preoccuparsi della presenza e funzionalità degli estintori nelle zone comuni, posizionandoli in base a criteri precisi, vicino a generatori di calore o lungo le vie di fuga.

Cosa e quando servono: le apparecchiature fondamentali
Ma andiamo ai dettagli per rispondere ai più classici dubbi. NEi condomini con altezza superiore ai 24 metri, gli estintori non bastano. In questi casi, la normativa impone l’installazione di impianti fissi con idranti o naspi collegati a una rete idrica. Anche le autorimesse di grandi dimensioni (oltre i 300 mq) o gli impianti termici particolarmente potenti rientrano tra le situazioni a rischio. Altro obbligo importante è il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI). Questo documento certifica che l’edificio è conforme alla normativa antincendio e deve essere richiesto in caso di edifici alti, autorimesse grandi o centrali termiche complesse. Anche se non ha una scadenza specifica, va aggiornato ogni cinque anni.
Un aspetto spesso trascurato riguarda la ripartizione delle spese: se gli estintori si trovano in spazi comuni, i costi si dividono tra tutti i condomini secondo i millesimi. Se invece si trovano in aree ad uso esclusivo, come box auto, le spese spettano ai singoli utilizzatori. La manutenzione è regolata dalla norma UNI 9994-1:2024 e prevede controlli iniziali, sorveglianza visiva frequente, controlli semestrali, revisioni programmate e collaudi. Interventi essenziali per garantire la reale efficacia del dispositivo in caso di emergenza. Ma c’è un dettaglio che viene spesso dimenticato. Alla fine di ogni manutenzione va sempre e obbligatoriamente aggiornato il cartellino di manutenzione, da lasciare ben visibile su ogni estintore. La mancata compilazione del cartellino è un’omissione grave e può comportare sanzioni amministrative o penali. Un errore che può trasformarsi in una vera denuncia, anche per negligenza.