Palermo si ferma e festeggia Santa Rosalia: edizione 400+1, uno sprone per un “cammino di bellezza”

Festino, Lagalla “Resti il messaggio di speranza e insieme amiamo Palermo”

Sul lungomare del Foro italico a Palermo sono i banchetti con la frutta secca, lo “scaccio”, i torroni, le mandorle caramellate, le griglie per le interiora di agnello alla brace, gli ambulanti con i loro carretti tirati a nuovo si muoveranno tra via Lincoln, piazza Kalsa e corso Vittorio Emanuele e i venditori stanno cucinando le lumache “i babbaluci” condite.

Palermo è scesa in strada per festeggiare l’edizione 400 più 1 del festino dedicato alla propria padrona santa Rosalia la “Santuzza”. Oltre trecentomila le persone presenti, secondo l’attesa. Il carro trionfale, con la statua della santa, parte da palazzo dei Normanni corso Vittorio Emanuele per arrivare sul lungomare dove sarà salutato dal gioco dei fuochi d’artificio.

Quest’anno un carro-teatro si affiancherà al carro trionfale, rappresentando la città in preda al disordine dettato dalla paura della peste.

“Su questa moderna nave dei folli – dice il comune di Palermo – si ergerà Simona Malato, voce della città, alla ricerca di qualcosa che restituisca unità e bellezza a ciò che è solo caos e prevaricazione dell’uno sull’altro. Lo farà affrontando, nelle diverse tappe, un dialogo con le forze primigenie messe in campo dall’epidemia. La morte, impersonata da Vincenzo Pirrotta a Palazzo dei Normanni, e la vita, che è Isabella Ragonese, in Cattedrale. Due dialoghi, quello fra Palermo e la morte, fra Palermo e la vita, che si svilupperanno fra digitale e analogico, fra tradizione e sperimentazione, tra videomapping e arte performativa, dando luogo ad uno spettacolo innovativo e originale quanto popolare e, questo lo sforzo messo in campo dal team creativo, visibile e fruibile da una vasta platea di spettatori. E sarà proprio la vita a indicare in Rosalia la soluzione, il potente simbolo capace di unificare la città, di dare una direzione al cammino di bellezza intrapreso dai suoi cittadini.

Le tappe dei carri: Palazzo dei Normanni, Cattedrale, Palazzo Riso, Quattro Canti, Porta Felice. Prima della partenza, alle 19, l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, con i solenni vespri pontificali.
La nuova tappa, Palazzo Riso, vuole essere un regalo e una sorpresa per i palermitani, dicono gli organizzatori. Un attore, Vincenzo Ferrera, una musicista, Giulia Tagliavia, e un pittore, Francesco de Grandi, metteranno la loro arte al servizio del Genio di Palermo.

I Quattro Canti, con la musica di Serena Ganci e Fabrizio Cammarata, segneranno il trionfo di Santa Rosalia, e con essa dell’arte barocca ed eternamente effimera del Festino. L’urlo “Viva Palermo e Santa Rosalia” celebrerà il rinnovarsi del patto che lega la città alla sua Santa, dando una nuova forma al carro-teatro e una ritrovata coesione e una direzione ai suoi abitanti. Porta Felice sarà il luogo che celebra l’aspirazione all’eternità del rapporto fra Rosalia e la sua gente, con una performance corale dell’intero cast del Festino con l’aggiunta di Sabrina Petyx. E come tradizione i carri termineranno il loro cammino con l’attraversamento di Porta Felice davanti ai giochi piro-musicali. (foto archivio)