Acqua pubblica, ti fidi ancora? Non sai quello che stai bevendo | L’OMS lancia l’allerta, si rischia il ricovero

bere dalle fontanelle (foto ilmessaggero) - teleone.it
La sicurezza alimentare è oggi uno dei temi cruciali per la salute pubblica: ecco alcuni consigli a proposito dell’acqua
Ogni anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lancia nuovi allarmi alimentari e raccomandazioni per tutelare la popolazione da contaminazioni, agenti patogeni e sostanze nocive presenti nel cibo e nelle bevande. Grazie a un sistema di monitoraggio internazionale, l’OMS riesce a identificare rapidamente i rischi emergenti e a collaborare con i governi per promuovere misure preventive efficaci.
In Italia, la cooperazione tra l’OMS e le istituzioni sanitarie avviene tramite il Ministero della Salute e le ASL, che intervengono tempestivamente quando si verificano emergenze o casi sospetti. Vengono effettuati controlli sui prodotti, richiami alimentari e comunicazioni chiare alla cittadinanza per evitare il diffondersi di malattie trasmesse da alimenti.
La sicurezza alimentare comprende anche la qualità dell’acqua potabile, un elemento essenziale per il benessere quotidiano. È proprio su questo fronte che l’attenzione si concentra sempre più spesso, specie nelle città dove l’approvvigionamento idrico proviene da fonti pubbliche.
In particolare, uno degli interrogativi più diffusi riguarda l’acqua delle fontanelle pubbliche: può essere considerata davvero sicura? Quali controlli vengono effettuati per garantirne la qualità? Andiamo a scoprire i dettagli, alcuni fra i quali sono ancora poco conosciuti. E poi, diamo anche qualche importantissimo consiglio.
Bere dalle fontanelle: si può o non si può?
In un periodo storico in cui la sostenibilità è al centro del dibattito sociale, bere dalle fontanelle pubbliche è diventato un gesto quotidiano per molti. Questo semplice atto permette di ridurre l’uso della plastica, abbattere i costi e alleggerire l’impatto ambientale.
La buona notizia è che, secondo le più recenti analisi, bere dalle fontanelle pubbliche in Italia è generalmente sicuro. L’acqua potabile è sottoposta a controlli periodici da parte delle ASL e dei gestori idrici locali. Il Decreto Legislativo 18/2023 recepisce le direttive europee e stabilisce parametri stringenti per assicurare l’assenza di contaminanti chimici e batteri.

Qualità dell’acqua e raccomandazioni utili
Numerose indagini, come quelle realizzate da Altroconsumo, confermano che in molte città italiane la qualità dell’acqua delle fontanelle è eccellente. Tuttavia, alcune ricerche hanno riscontrato la presenza di microplastiche sia nelle fontanelle sia nell’acqua in bottiglia. L’OMS ha dichiarato che i livelli attuali non rappresentano un pericolo immediato, ma raccomanda ulteriori studi. In casi isolati, possono emergere problematiche locali, come rotture nella rete idrica o fonti di contaminazione temporanee. È dunque consigliabile verificare lo stato di manutenzione della fontanella e affidarsi solo a quelle in buono stato.
L’acqua che arriva alle fontanelle ha spesso la stessa origine di quella domestica: proviene da falde acquifere, sorgenti e bacini idrici. Prima della distribuzione viene trattata negli impianti di potabilizzazione per eliminare impurità, batteri e residui chimici. Solo dopo questo processo raggiunge le abitazioni e le fontanelle pubbliche. Ecco alcuni consigli pratici per bere dalle fontanelle pubbliche in modo sicuro e consapevole. Per prima cosa, Controlla l’aspetto della fontanella: evita quelle arrugginite o sporche; Utilizza una borraccia pulita: meglio se in acciaio o vetro, evitando la plastica usa e getta; Non bere direttamente dal beccuccio: preferisci l’uso di un contenitore; Evita di fare scorte: consuma l’acqua in breve tempo, per evitare deterioramenti; Lava regolarmente la tua borraccia: l’igiene del contenitore è fondamentale; Informa te stesso: se hai dubbi, consulta il sito del tuo gestore idrico locale o dell’ASL. Infine, è bene ricordare che le fontanelle pubbliche rappresentano un patrimonio urbano da valorizzare, non solo per la loro funzione pratica, ma anche per il loro valore simbolico e ambientale. Saperle usare nel modo corretto ci consente di far parte attivamente di un cambiamento positivo.