Palermo messa KO: scopri perché questa città siciliana le ha ‘rubato’ il titolo di capitale | Un posto da sogno

l'interno della chiesa della cittadina (foto ricercavendicari) - teleone.it
Palermo è il capoluogo della Sicilia e lo sanno tutti, ma c’è un’altra… “capitale”: scopriamo quale e perchè
Vero e proprio cuore del Mediterraneo, la città di Palermo si erge come uno scrigno di culture, tradizioni e stili architettonici che hanno attraversato i secoli. Il suo volto muta tra cupole arabe, palazzi normanni, chiese gotiche e decori barocchi, in un mix che nessun’altra città italiana riesce a replicare.
La storia della città è segnata da dominazioni straniere che l’hanno profondamente trasformata: dai Fenici ai Greci, dai Romani ai Bizantini, fino agli Arabi che lasciarono una traccia indelebile. Con l’arrivo dei Normanni, Palermo visse uno dei suoi periodi più floridi, testimoniato dalla meraviglia del Palazzo dei Normanni e dalla Cappella Palatina, veri gioielli architettonici.
Ma è con il barocco che Palermo esplode in una teatralità visiva senza paragoni: la Chiesa del Gesù, i Quattro Canti, la Fontana Pretoria. Ogni angolo trasuda arte e spiritualità, riflesso di un’identità profonda, forgiata nei secoli. L’anima barocca della città si fonde con il quotidiano e accompagna il visitatore in un viaggio senza tempo.
Eppure, nonostante la magnificenza di Palermo, il titolo di “capitale del barocco” in Sicilia appartiene ufficialmente a… qualcun altro: un luogo dove l’eleganza settecentesca ha trovato la sua massima espressione dopo un tragico evento naturale.
Ma la vera capitale è solo qui…
Parliamo innanzitutto della provincia di Siracusa, spesso sottovalutata, ma che è in realtà un concentrato di tesori archeologici, paesaggistici e culturali. Siracusa fu fondata nel 734 a.C. dai coloni greci di Corinto e divenne una delle più potenti città della Magna Grecia. Il suo Parco Archeologico della Neapolis ospita capolavori come il Teatro Greco e l’Orecchio di Dionisio, una grotta dall’acustica sorprendente.
L’isola di Ortigia, cuore antico della città, è un vero gioiello: viuzze, piazze, palazzi nobiliari e cattedrali che incantano. Qui si respira la storia di Archimede, la scienza, la filosofia, ma anche la bellezza marina. Le coste della provincia offrono spiagge sabbiose e calette rocciose da cartolina, confermandosi come una delle mete più complete e affascinanti della Sicilia sud-orientale.

Il fascino millenario del Sud est dell’isola
A pochi chilometri da Siracusa si trova Noto, la città che ha conquistato il titolo di “capitale del barocco”. Ricostruita interamente dopo il devastante terremoto del 1693, Noto è un trionfo di simmetrie, prospettive e decori stupefacenti. Il suo centro storico è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ed è stato celebrato dal Consiglio d’Europa come esempio assoluto di arte barocca. Il cuore pulsante della città è Corso Vittorio Emanuele, dove si susseguono meraviglie architettoniche come la Cattedrale di San Nicolò, la Chiesa di San Francesco, Palazzo Ducezio e Porta Reale. Ogni edificio risplende della pietra color miele tipica della zona, che con la luce del tramonto dona un effetto magico e senza tempo.
Noto non è soltanto bellezza estetica: è un viaggio nell’anima barocca della Sicilia. Qui si respira eleganza, si percepisce la cura del dettaglio, si vive la memoria storica come esperienza quotidiana. Ogni angolo racconta la rinascita dopo il disastro, ogni facciata è una pagina di arte scolpita nella pietra. Per questo, se Palermo resta la regina culturale della Sicilia, Noto ne è senza dubbio la capitale barocca indiscussa, e merita di essere visitata almeno una volta nella vita.