Scuola, arriva il DIVIETO ASSOLUTO del cellulare | Se ti beccano, rischi di perdere due anni: è pazzesco

cellulare smartphone classe scuola - foto (C) Teleone.it

cellulare smartphone classe scuola - foto (C) Teleone.it

Arriva un nuovo divieto, che cambia ancora una volta tutto per gli studenti delle superiori: le conseguenze

Negli ultimi anni, il mondo della scuola ha subito una vera e propria rivoluzione silenziosa. Non parliamo solo di riforme, digitalizzazione o didattica a distanza, ma di un cambiamento più profondo e culturale. Le regole scolastiche si sono adattate al mutato contesto tecnologico, imponendo restrizioni diventate storiche. Tra queste, in primis, il divieto di portare e utilizzare il cellulare in classe, che  rappresenta uno degli interventi più discussi e, allo stesso tempo, più condivisi da esperti e insegnanti.

Il problema dell’uso eccessivo degli smartphone a scuola non è più solo una questione di “distrazione”. I dispositivi digitali si sono rivelati strumenti di dipendenza, capaci di compromettere non solo la concentrazione, ma anche il benessere psichico degli studenti. Lo schermo, con il suo incessante richiamo, è diventato per molti adolescenti una finestra da cui fuggire, più che uno strumento per apprendere.

E andiamo alla novità più recente: proprio a partire dal prossimo anno scolastico, 2025/26, il divieto di usare lo smartphone a scuola non riguarderà più solo le scuole medie o elementari, ma anche il secondo ciclo d’istruzione. Un passo deciso e atteso, che punta a ridare centralità alla didattica e a tutelare i ragazzi da un uso malsano della tecnologia.

L’introduzione del divieto ha l’obiettivo di promuovere un rapporto sicuramente più sano con la tecnologia, aiutando i giovani a distinguere tra utilizzo utile e dipendenza. Un passo non contro la modernità, ma a favore di una crescita consapevole e responsabile, dentro e fuori le aule.

La circolare ministeriale e le nuove regole

COme anticipato, è stato con nota ufficiale che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha esteso il divieto di utilizzo degli smartphone anche agli studenti delle superiori. L’obiettivo dichiarato è quello di contrastare gli effetti negativi sulla salute, sull’attenzione e sulle prestazioni scolastiche, ampiamente documentati dalla ricerca scientifica.

I regolamenti interni delle scuole dovranno essere aggiornati. Ogni consiglio d’istituto deciderà come applicare le nuove direttive, nel rispetto dell’autonomia scolastica, ma seguendo un indirizzo ministeriale vincolante. Si tratta di un intervento che coinvolgerà docenti, studenti e famiglie in un cambiamento significativo e duraturo. Ma non mancano le deroghe. Gli studenti con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento potranno continuare a usare lo smartphone se questo rappresenta un ausilio necessario. Inoltre, l’uso potrà essere consentito in caso di esigenze personali documentate o per attività didattiche specifiche, come nei corsi tecnici legati all’informatica o alle telecomunicazioni.

studentessa preoccupazione ansia - foto (C) Teleone.it
studentessa preoccupazione ansia – foto (C) Teleone.it

“Insonnia, ansia, isolamento”: ecco cosa succede

E’ intanto da sottolineaer che il Ministero ha motivato il provvedimento facendo riferimento a studi internazionali, tra cui il rapporto OCSE 2024, che evidenzia gli effetti dannosi dell’abuso di smartphone sui risultati scolastici. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l’allarme: tra i giovani, l’uso smodato dei social può generare ansia, insonnia e isolamento sociale. L’Istituto Superiore di Sanità rileva che 1 adolescente su 4 ha un rapporto problematico con il telefono. Le ricerche parlano anche di fenomeni come gli hikikomori, giovani che si ritirano socialmente e vivono isolati, spesso proprio a causa dell’immersione costante nella realtà virtuale. La scuola, da sempre specchio della società, è il primo luogo dove questi segnali emergono e devono essere compresi, non banalizzati.

Secondo i dati, l’85% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni possiede almeno un profilo social. La percentuale supera il 97% tra i 17 e i 19 anni, con un picco di utilizzo nel Mezzogiorno. Le ragazze risultano ancora più coinvolte dei ragazzi. Tuttavia, il confronto diretto non è sparito: il 29% dei giovani che usano i social più volte al giorno si incontra quotidianamente con i coetanei. E attenzione: chi viene beccato a utilizzare il cellulare senza autorizzazione, rischia di “perdere due anni”. Niente panico, non si tratta di una doppia bocciatura, ma dell’inevitabile spavento che si prova per le eventuali sanzioni previste dai nuovi regolamenti. Più che punirlo, dunque, un trauma che potrebbe far “invecchiare” psicologicamente (e velocemente) lo studente…