La morte di Aurora, giovane hostess palermitana: indagato il fidanzato per istigazione al suicidio

aurora maniscalco hostess

La salma di Aurora Maniscalco, la giovane hostess palermitana caduta dal terzo piano del suo alloggio e morta dopo giorni di agonia a Vienna, tornerà nel pomeriggio di oggi a Palermo: così come si apprende al fidanzato di Aurora sarebbe stato notificato un avviso di garanzia per istigazione al suicidio.

La procura palermitana a cui l’avvocato Alberto Raffadale ha presentato un esposto, ha disposto l’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni nel Policlinico. Poi il caso, come riporta l’ansa, passerà alla Procura di Roma. L’autopsia è un atto irripetibile che la magistratura viennese ha negato sostenendo che la hostess si è suicidata.

La Procura di Roma è competente per le indagini su reati all’estero con vittime italiane.

Secondo i giudici austriaci, che si sono basati sul racconto di alcuni passanti e del fidanzato della ragazza che ha però ammesso di aver litigato con lei poco prima che precipitasse, la giovane si sarebbe buttata dal balcone. La famiglia ha sempre negato questa ricostruzione.