È il borgo marinaro più incantevole della Sicilia | Casette di pietra, tende che svolazzano e tramonti da sogno: un paradiso

La splendida isola greca (foto pexels) - teleone.it

La splendida isola greca (foto pexels) - teleone.it

Un luogo dove il tempo sembra davvero fermarsi: benvenuti in una perla nascosta della Sicilia sud-orientale

Un mix di clima mite, valorizzazione del patrimonio culturale e potenziamento dei collegamenti ha reso la Siciloa una delle mete più ambite del Mediterraneo. Negli ultimi vent’anni, dal 2005 al 2025, l’isola ha vissuto una vera e propria rinascita turistica, registrando un aumento costante delle presenze in ogni stagione.

Destinazioni come San Vito Lo Capo, nota per la sua sabbia caraibica e il Cous Cous Fest, oppure Capo d’Orlando, con le sue baie cristalline, hanno attratto un turismo crescente. Anche borghi meno noti, come Scopello, Castellammare del Golfo e Mazara del Vallo, hanno visto una vera impennata di visitatori grazie alla loro autenticità e alle tradizioni ancora vive.

I turisti sono rapiti da panorami mozzafiato, borghi da fiaba, sapori unici e un’accoglienza tipicamente siciliana. Le strutture ricettive sono aumentate in modo significativo: dai resort di lusso alle semplici case vacanza. Questo ha favorito una crescita dell’economia locale che oggi punta sempre di più su sostenibilità e qualità.

Le amministrazioni hanno investito molto in eventi culturali, mostre e rievocazioni storiche, rendendo i centri storici dei veri teatri a cielo aperto. In questo contesto si è riscoperto il valore dei borghi antichi, restaurati e riproposti come mete turistiche alternative, sostenibili e capaci di offrire esperienze autentiche.

Un borgo che sembra sospeso tra mito e cinema

Tra tutti i borghi della Sicilia sud-orientale, uno in particolare ha conquistato il cuore dei viaggiatori. Parliamo di un vero angolo incantato della provincia di Siracusa, che sembra uscito da una pellicola. Le sue strade lastricate, le casette colorate affacciate sul mare e la suggestiva piazzetta centrale ne fanno una delle località più fotogeniche dell’isola.

Non è un caso che registi come Gabriele Salvatores abbiano scelto proprio questo borgo per ambientare film di grande impatto come “Sud” (1993). Il posto in questione è un luogo dove la storia incontra il mare e il tempo si trasforma in racconto. La piazzetta centrale, con le sue tinte bianco-azzurre, ricorda una piccola Santorini (foto copertina), e il tutto è impreziosito dalla luce unica che accarezza la pietra viva al tramonto.

uno scorcio della cittadina - foto screenshot - teleone.it
uno scorcio della cittadina – foto screenshot – teleone.it

Tradizione araba, tonnare storiche e sapori autentici

Il nome della cittadina potrebbe derivare dall’arabo “Marsà al hamen”, ovvero “rada delle tortore”, ma anche “porto sicuro”, a conferma della sua antichissima vocazione marittima. Il borgo conserva due piccoli porti: la Fossa e la Balata, quest’ultima interamente pavimentata in pietra viva. Qui, e avrete capito che parliamo di Marzamemi, la storia si respira in ogni angolo: la tonnara costruita dagli arabi nel 1000 d.C. venne poi ampliata dai Villadorata nel Seicento e dai Nicolaci nell’Ottocento. Intorno alla tonnara si è sviluppato un centro vivo, fatto di case di pescatori, la Chiesa di San Francesco di Paola e un maestoso palazzo nobiliare che domina la piazza. Oggi, tutto questo è diventato il cuore pulsante della vita turistica del borgo.

Ma Marzamemi è anche un paradiso gastronomico. Dai piatti tradizionali a base di tonno rosso (come bottarga, ventresca e mosciame), ai pomodori secchi di Pachino, dai meloni gialli al vino Nero d’Avola, ogni sapore racconta la Sicilia più autentica. Senza dimenticare la granita di mandorle, dolce simbolo delle estati isolane. Tra una cena in riva al mare e una passeggiata serale verso i relitti bizantini visibili in barca, Marzamemi regala esperienze indimenticabili. Un borgo che ha saputo mescolare passato e presente, natura e cinema, per diventare una delle mete più ricercate dell’intera Sicilia.