È FINITA, STOP immediato al DIESEL | Milioni di auto fuori uso in queste regioni, da lunedì ti tocca uscire in bici

autostrada viaggio traffico - foto (C) Teleone.it
Arrivano i primi cartelli “stop” ufficiali in diverse zone d’Italia: e le sanzioni sono molto pesanti
Oramai si può dire tranquillamente, senza possibilità di essere smentiti: quella cheè stata definita transizione è ormai cominciata. In tutta Europa, l’auto elettrica non è più un’alternativa di nicchia, ma una realtà sempre più diffusa. In particolare in Italia, il futuro della mobilità è stato tracciato con chiarezza: grandi cambiamenti sono alle porte per milioni di automobilisti. Le nuove normative, i limiti alla circolazione e le sanzioni previste segnano l’inizio di una vera e propria rivoluzione nella mobilità urbana e interurbana.
L’Unione Europea ha messo nero su bianco: dal 2035, come abbiamo più volte annunciato, non si potranno più immatricolare nuove auto a benzina o diesel. Una decisione storica, che coinvolge tutti i Paesi membri e che punta a ridurre drasticamente le emissioni di CO₂, nel rispetto degli obiettivi climatici. Ma se quella scadenza sembra ancora lontana, le prime vere scosse del cambiamento stanno già colpendo l’Italia — e in modo deciso.
Comprare oggi un’auto è diventata una scelta strategica. Non si tratta più soltanto di comfort, prezzo o prestazioni: a pesare sono anche l’impatto ambientale e la possibilità di circolare liberamente nei prossimi anni. Chi continua ad affidarsi ai motori termici tradizionali rischia di trovarsi presto fuori gioco.
Dal Nord al Centro, si stanno moltiplicando le zone a traffico limitato, i blocchi permanenti e le multe salate. E le famiglie italiane devono cominciare a fare i conti con spese non indifferenti per aggiornare il proprio parco auto o adottare nuove soluzioni di mobilità sostenibile. Ma andiamo al dettaglio di quel che, nell’immediato, sta accadendo.
Un cambiamento inevitabile: ecco cosa sta succedendo
L’Italia, dunque, è entrata ufficialmente in una nuova era della mobilità. Un’era fatta di scelte importanti, adattamenti necessari e — soprattutto — consapevolezza ambientale. Il cambiamento è qui, e chi resta indietro rischia di pagare caro. È il momento di agire. Ma spieghiamo quel che accade molto presto. E molto presto significa appena qualche mese. Si parla anzia già di conto alla rovescia, già iniziato
Sarà, infatti, dal 1° ottobre 2025 che scatteranno i blocchi per i diesel Euro 5 in molte città italiane. Si tratta di una misura drastica che non lascia più spazio a interpretazioni. La Lombardia e l’Emilia-Romagna, ad esempio, bloccheranno la circolazione dei veicoli più inquinanti dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, in tutti i comuni con oltre 30.000 abitanti. Il Piemonte sarà più flessibile, introducendo limitazioni stagionali: dal 1° ottobre al 15 aprile, con modalità simili. Il Veneto, invece, adotterà una linea più dura: blocco totale per i diesel Euro 5, sette giorni su sette, senza alcuna eccezione. Secondo quanto riportato da Today, queste restrizioni rappresentano solo il primo passo verso un sistema nazionale più rigido.

Occhio alle regole: le sanzioni sono particolarmente “pesanti”
E andiamo avanti anche citando Roma, che, di certo, non rimarrà a guardare. Dal 1° novembre 2025, sarà vietato l’ingresso dei diesel Euro 5 nella “Fascia Verde”, la zona a traffico limitato ambientale della Capitale. A Firenze, invece, i divieti scatteranno con anticipo: già dal 1° giugno, con controlli elettronici attivi da aprile. L’obiettivo? Incentivare il passaggio all’elettrico o, almeno, a veicoli a basso impatto ambientale.
Chi ignora le regole rischia grosso: le sanzioni partono da 168 euro e possono arrivare fino a 679 euro. Nei casi di recidiva è prevista perfino la sospensione della patente. Ecco perché diventa cruciale, oggi più che mai, informarsi sulle alternative possibili: dal noleggio a lungo termine ai contributi statali per le auto elettriche, fino all’adesione a progetti come Move-In, che permettono di circolare entro determinati limiti chilometrici. Oppure, caso limite, potrebbe esser l’occasione per rimetter mano alle care e vecchie... biciclette.