RIMBORSO 730? DIMENTICALO | Il fisco cambia le regole e ti lascia a mani vuote, ci rimetti oltre 800 euro

Dichiarazione dei redditi teleone.it

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Modello 730, i rimborsi non sono più garantiti per tutti: ecco cosa succede da quest’anno e le nuove regole 

Il mese di giugno, oltre a rappresentare il cuore dell’estate e il giro di boa dell’anno, è anche il momento in cui tanti italiani devono affrontare una tappa decisiva: la compilazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi. Un appuntamento fiscale che può rivelarsi fondamentale, soprattutto per chi spera di ottenere un rimborso IRPEF.

Infatti, la compilazione del 730 non è solo un dovere fiscale, ma anche un’occasione concreta per recuperare somme pagate in eccesso allo Stato. Rimborsi che, per molte famiglie, rappresentano vere e proprie boccate d’ossigeno economiche. In tempi di caro vita e incertezze finanziarie, ricevere qualche centinaio (o migliaio) di euro può fare la differenza.

Chi ha un datore di lavoro o percepisce una pensione vedrà il rimborso direttamente in busta paga (a partire da luglio) o nella pensione (da agosto/settembre). Mentre chi non ha un sostituto d’imposta riceverà il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate, entro sei mesi dalla scadenza della dichiarazione e comunque entro dicembre 2025.

Ma attenzione: dietro la promessa dei rimborsi si nascondono nuovi scenari fiscali. Alcune novità legislative recenti, infatti, potrebbero cambiare il volto dei rimborsi IRPEF così come li conosciamo.

Debiti fiscali e compensazione, ecco cosa cambierà

Il Decreto Legislativo 110/2024 ha introdotto una novità importante: la compensazione forzosa tra i crediti d’imposta e le cartelle esattoriali. In sostanza, se un contribuente ha un debito con il Fisco, il rimborso 730 potrà essere bloccato o trattenuto. A partire dall’8 agosto 2024, se il rimborso IRPEF dovesse superare i 500 euro, l’Agenzia delle Entrate avvierà un controllo per verificare se il cittadino ha cartelle esattoriali pendenti. Se esistono debiti, il contribuente riceverà una proposta di compensazione: accettando, il rimborso verrà usato per estinguere il debito. Ma se rifiuta, l’intero rimborso sarà trattenuto fino al 31 dicembre dell’anno successivo.

Al momento, questa procedura non è ancora operativa, poiché manca il decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Senza di esso, le disposizioni restano solo sulla carta. Le regole attuali, in vigore dal 2006, continuano a valere. Nel frattempo, anche se dovesse arrivare una proposta di compensazione, non scatterebbe automaticamente il blocco del rimborso: l’Agenzia delle Entrate è comunque tenuta a pagare, in assenza di una norma attuativa concreta.

Soldi (pexels) - teleone.it
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Il blocco dei rimborsi: come tutelarsi e le nuove regole

Per non trovarsi impreparati, è consigliabile agire in anticipo. Tutti i contribuenti dovrebbero accedere al proprio cassetto fiscale tramite l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate e verificare la presenza di eventuali debiti fiscali ancora da saldare. È importante ricordare che il blocco dei rimborsi scatterà solo per importi superiori a 500 euro. Tuttavia, per evitare sorprese, è utile regolarizzare le proprie posizioni in anticipo, anche per non perdere un rimborso tanto atteso.

In conclusione, mentre il Modello 730 resta un’opportunità per ottenere soldi indietro dal Fisco, è necessario mantenere alta l’attenzione: i rimborsi non sono più garantiti per tutti. Le nuove norme introdotte rendono il sistema più rigido e selettivo, e presto potrebbero diventare realtà. Il consiglio? Giocare d’anticipo, informarsi e monitorare costantemente la propria situazione fiscale. Solo così si potrà continuare a beneficiare dei vantaggi del 730, senza incorrere in spiacevoli imprevisti.