Ma quale Palermo, la città più ANTICA della Sicilia è solo una | Ci vai e scopri la storia dell’intera isola, gli studiosi sono senza parole

Codice di Hammurabi - foto teleone.it

Codice di Hammurabi - foto teleone.it

C’è una città che è (senza alcun dubbio) la più antica di tutte, nell’isola: in pochi lo sanno davvero 

In Sicilia ogni pietra racconta una storia, ogni città è un crocevia di civiltà. Dai Greci agli Arabi, dai Normanni ai Bizantini, l’isola è un mosaico di culture che hanno lasciato impronte indelebili nel paesaggio urbano e nell’identità dei suoi abitanti. La Sicilia non è solo mare e bellezza: è anche e soprattutto antichità, mistero e memoria.

Molti visitatori e perfino alcuni storici locali attribuiscono a Palermo il primato di città più antica della regione, affascinati dalla sua architettura araba e normanna, dalle cupole rosse di San Giovanni degli Eremiti e dal maestoso Duomo. Ma questo è solo l’inizio di un viaggio molto più profondo.

Nella provincia palermitana troviamo anche Cefalù, incastonata tra mare e roccia, e Monreale, con la sua cattedrale bizantino-normanna che racconta in mosaico l’intera Genesi. Queste città conservano ancora oggi una magia che va ben oltre la bellezza paesaggistica: sono scrigni di storia.

Alcuni pensano che la storia della Sicilia inizi con le colonie greche, come Giardini Naxos (741 a.C.), spesso indicata come la più antica. Ma questo è un errore. Prima dei Greci, l’isola era già abitata da millenni. I coloni greci si insediarono spesso in luoghi già popolati, come confermato dagli scavi archeologici e dalle fonti storiche più attendibili.

Le origini arcaiche dimenticate

Secondo fonti antiche come Diodoro Siculo, Eracle passò dalla Sicilia attorno al 1212 a.C., trovando città già esistenti: Erice, Agira, Siracusa. Tutti centri che dimostrano come l’isola fosse già strutturata molto prima delle fondazioni greche ufficiali. La città di Enna (l’antica Henna) viene ricordata per il rapimento di Proserpina, evento datato al 1397 a.C., e confermato da resti fortificati presso il lago di Pergusa. Un altro centro antico è Sant’Angelo Muxaro, identificata con la leggendaria Camico, regno del re Cocalo, che accolse Dedalo in fuga da Minosse.

Una città meno nota ma dal passato profondissimo è Sant’Agata di Militello, erede dell’antica Agatirno, fondata da Agatirso, figlio del mitico Eolo. Questa località, secondo gli storici, nacque attorno al 1225 a.C., in epoca di conflitto tra Siculi e Sicani. La costa tirrenica e l’entroterra siciliano conservano tracce di questa presenza eoliana, con materiali databili alla Tarda Età del Bronzo. Lentini, secondo Diodoro, sarebbe stata fondata da Xuto, altro figlio di Eolo, e recenti scavi confermano la presenza di cultura ausonia anche in quest’area. Ma c’è qualcosa che in pochi sanno davvero…

tempio giunone agrigento (foto wikipedia) - teleone.it
Tempio Agrigento (foto wikipedia) – teleone.it

Gli scavi e la penisola falcata 

E a chi va la palma della città più antica? Secondo gli studiosi, senza ombra di dubbio non assolutamente a Palermo o alla zona occidentale dell’isola, ma a Messina. Fondata nel 1757 a.C., l’antica Zancle è testimoniata dalle fonti più autorevoli: Girolamo (San Girolamo), Tucidide e Diodoro. Zancle era già abitata quando il gigante Orione ne costruì il porto, come narrano le leggende e come confermano i reperti. Scavi condotti negli anni ’60 presso la penisola falcata e nei dintorni hanno riportato alla luce sepolture e manufatti risalenti alla Tarda Età del Bronzo (1550-1200 a.C.), confermando così un’origine urbana ben anteriore a quella greca. Messina è, a tutti gli effetti, la madre di tutte le città siciliane.

Questa scoperta è rivoluzionaria: mentre altrove si parla di fondazioni greche del VII o VIII secolo a.C., Messina si impone con quasi un millennio di storia in più, portando la sua fondazione al tempo di Hammurabi di Babilonia… Altri centri come Aidone (antica Morgantina) potrebbero avere origini ancora più remote, forse precedenti al 1800 a.C., ma con dati meno certi. La storia della Sicilia è ancora in gran parte da scrivere, e i suoi antichi abitanti ci parlano dalle pietre, dai reperti, dai racconti mitologici che sempre più si rivelano storia vera.