“Il Respiro di un’Isola”, Acireale rende omaggio ad Andrea Camilleri

Nel centenario della nascita di Andrea Camilleri, Acireale si prepara ad accogliere un evento di alto profilo culturale che intende celebrarne la grandezza letteraria attraverso un linguaggio artistico altrettanto evocativo.
Domani, sabato 21 e domenica 22 giugno, a partire dalle ore 18:00, la scenografica Piazza Duomo diventerà teatro a cielo aperto de “Il Respiro di un’Isola”, un tributo alla Sicilia più autentica e profonda, così come narrata dal Maestro.
Nel cuore del barocco acese, l’arte effimera sarà la protagonista di una serata carica di suggestione e simbolismo. Una maestosa coriandolata prenderà forma sotto gli occhi del pubblico, realizzata con coriandoli monocromatici e sabbia lavica dell’Etna: una composizione che, nella sua fragile bellezza, evocherà la forza narrativa e visionaria di Camilleri, capace di raccontare la fugacità dell’esistenza con l’intensità di un affresco eterno, sarà un mosaico di emozioni e identità, un atto collettivo di memoria e riconoscimento nei confronti di un autore che ha saputo dare voce a un’intera isola.
“Il Respiro di un’Isola” sarà, dunque, un’esperienza culturale dal forte valore simbolico: una notte di arte che nasce per dissolversi, ma che intende imprimersi nella coscienza, come l’opera di Camilleri continua a fare nelle pagine della nostra letteratura. Acireale si fa così custode di un omaggio intimo, sincero e profondamente siciliano.
L’evento é patrocinato dalla Fondazione Carnevale di Acireale in sinergia con il Comune di Acireale, la Consulta della cultura acese, le associazioni “CambioRotta”e “Switch on Art”, “Coriandolata Acireale” e la collaborazione di “Artisticamente-belle arti e restauro”.
«Con “Il Respiro di un’Isola” – dichiara il presidente della Fondazione Carnevale di Acireale, Giuseppe Sardo – abbiamo voluto rendere omaggio ad Andrea Camilleri attraverso un linguaggio artistico che parla alla sensibilità collettiva: quello dell’arte effimera. Un tributo che unisce tradizione e creatività, capace di evocare l’anima profonda della Sicilia proprio come faceva la scrittura del Maestro. Un modo autentico per celebrare la nostra identità e il suo lascito culturale».