Canone Rai, lo Stato CANCELLA la tassa ma non per tutti | Questi gli italiani che possono esultare, guardi Affari Tuoi a zero euro

Pagamento del canone Rai (sorgenia.it) - Teleone.it

Pagamento del canone Rai (sorgenia.it) - Teleone.it

Si tratta, da sempre, di una delle più “odiate” tasse in assoluto, ma ci sono ottime opportunità di “evitarla” 

Il canone della Rai continua a essere una delle imposte più discusse e detestate del sistema fiscale italiano. Non è un mistero che il rapporto tra gli italiani e la particolare tassa sia, da sempre, abbastanza conflittuale. Una diffidenza atavica, radicata nel tempo, accompagna il sentire popolare. In generale, secondo recenti indagini, circa il 68% dei cittadini considera le imposte come strumenti iniqui, giudicando sproporzionato ciò che viene versato rispetto ai servizi realmente ricevuti.

E una delle più odiate è proprio Il canone Rai. Introdotto negli anni ’30 come tassa sulla detenzione di apparecchi radiofonici, si è trasformato nel tempo in un obbligo annuale per chi possiede una televisione. Ma negli ultimi decenni la percentuale di evasione aveva raggiunto picchi altissimi, portando il legislatore a introdurre nuove strategie di incasso.

Dal 2016, infatti, il pagamento è stato accorpato alla bolletta elettrica, una mossa giudicata da molti come coercitiva. La motivazione? Solo una minoranza di cittadini provvedeva regolarmente al versamento. Con l’inserimento automatico nella fattura dell’energia, il tasso di riscossione è aumentato notevolmente.

Gli italiani, popolo notoriamente difficile da regolare sotto il profilo fiscale, hanno percepito questo cambiamento come un’imposizione ulteriore, una strategia governativa per spremere anche chi si riteneva fuori dall’obbligo. Nonostante questo, la tassa è rimasta altamente impopolare e spesso oggetto di proteste, petizioni e tentativi (più o meno leciti) di elusione.

Ma come è possibile non pagare il canone Rai?

Nonostante la sua natura obbligatoria, esistono categorie esenti dal pagamento del canone. Una delle domande più frequenti è: “Si può essere legalmente esentati dal versare questa tassa televisiva?” La risposta è sì, in specifici casi contemplati dalla normativa vigente.

Quello del pagamento per sfruttare la televisione pubblica, dunque, viene visto – con la tassa impopolare – come il simbolo di un sistema fiscale spesso percepito come opprimente. Ma andiamo a vedere come, conoscendo bene le regole e le vie legali, è possibile l’esonero, anche per evitare “sorprese” e a risparmiare denaro in modo lecito. Oltre che, naturalmente, per godere di spettacoli e appuntamenti in tv, come Affari tuoi (foto sotto) a… costo zero.

Affari tuoi (screenshot rai) - teleone.it
Affari tuoi (screenshot rai) – teleone.it

Dettagli e requisiti per l’esonero

Entrando nei dettagli, fra le persone che possono richiedere l’esonero, ci sono gli over 75 con reddito familiare annuo non superiore a 8.000 euro, ma anche alcune categorie speciali come il personale diplomatico e militare straniero. In tali casi è necessario presentare regolare istanza di esenzione all’Agenzia delle Entrate, possibilmente con il supporto di un patronato o di un consulente fiscale.

Un’altra categoria riguarda i soggetti con disabilità, ma la situazione è più articolata. Chi usufruisce della Legge 104 non è automaticamente esonerato. L’esenzione è riconosciuta solo in casi specifici, come ad esempio il ricovero permanente in strutture assistenziali (RSA), dove non si detiene un apparecchio televisivo personale. Inoltre, se si è titolari di un contratto di fornitura elettrica residenziale e si possiede un televisore, la legge presume automaticamente la fruizione del servizio pubblico, rendendo obbligatorio il pagamento. Per non pagare, è necessario dimostrare l’assenza dell’apparecchio e fare dichiarazione sostitutiva ogni anno, entro una data precisa.