Non toccare quel pane | Siracusa dice BASTA: ora è vietato ovunque, all’interno è stato ritrovato l’impossibile

Vendita pane - foto (C)Teleone.it

Vendita pane - foto (C)Teleone.it

Un insospettabile pericolo “dietro” il delizioso profumo del pane appena sfornato: ecco l’allarme 

Il pane è da sempre uno degli alimenti fondamentali della dieta italiana. Non importa la regione, il clima o la cultura gastronomica: sulla tavola degli italiani, il pane non può e non deve mancare. Si trova in mille forme: dalla croccante ciabatta veneta, al profumato pane di Altamura pugliese, passando per il pane toscano sciapo e la gustosa mafalda siciliana con semi di sesamo.

Per molti è un alimento irrinunciabile, da consumare sia come accompagnamento che come piatto principale. Una fetta con prosciutto crudo o formaggio diventa un pranzo completo, sano e veloce. Senza dimenticare il celebre gesto italiano della “scarpetta”, che rappresenta il trionfo del pane nelle nostre abitudini quotidiane.

Ogni giorno milioni di persone acquistano pane fresco nei forni di fiducia, attratti dal profumo e dalla fragranza della crosta. Altri scelgono il pane fatto in casa, magari con farine integrali o lievitazioni naturali. Tuttavia, negli ultimi giorni un’ombra preoccupante si è abbattuta su questo simbolo nazionale.

È accaduto a Siracusa, dove le autorità sanitarie hanno lanciato un vero e proprio allarme: il pane, uno degli alimenti più consumati, potrebbe contenere sostanze pericolose per la salute umana.

Cosa sta accadendo realmente

L’Italia è famosa nel mondo per la sua tradizione culinaria e per la qualità dei suoi prodotti da forno. Tuttavia, per mantenere alto questo standard e garantire sicurezza alimentare, è necessario adottare pratiche virtuose lungo tutta la filiera, dalla semina alla vendita. Solo così il nostro amato pane potrà continuare a essere protagonista indiscusso delle nostre tavole, senza compromettere la nostra salute.

Ma andiamo a spiegare quel che sta accadendo: secondo una ricerca che è stata pubblicata da un istituto austriaco e riportata dal portale money.it, su 48 prodotti a base di cereali – inclusi pane e pasta – analizzati, tutti presentavano tracce di PFAS. Questi composti chimici, conosciuti anche come “inquinanti eterni”, si accumulano nell’organismo e nell’ambiente, con effetti potenzialmente nocivi. La scoperta, inutile dirlo, ha avuto un impatto notevole anche nel nostro Paese, dove i controlli sui cereali usati per la panificazione rivelano la presenza di pesticidi e residui chimici. In particolare, è anche in Sicilia che si è alzato il livello di attenzione, e così come in altri luoghi, anche a Siracusa qualcuno ha deciso in via cautelativa di vietare temporaneamente il commercio di alcuni prodotti da forno sospetti.

Pane in vendita, pane integrale - foto (C) Teleone.it
Pane in vendita, pane integrale – foto (C) Teleone.it

Pane e salute: come difendersi e cosa scegliere

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) vengono utilizzati in una varietà di processi industriali, ma la loro presenza nel cibo rappresenta una minaccia diretta alla nostra salute. I rischi associati a lungo termine includono disfunzioni ormonali, danni al fegato e potenziali effetti cancerogeni. Per questo motivo, le istituzioni sanitarie suggeriscono di preferire prodotti biologici, provenienti da coltivazioni sostenibili e privi di pesticidi.

E’ dunque necessario leggere attentamente le etichette, conoscere la provenienza delle farine e acquistare da fornai artigiani affidabili può fare la differenza. Il pane non deve essere demonizzato, ma va scelto con attenzione. Il problema, come evidenziato dalle ultime indagini, non riguarda, dunque, esclusivamente Siracusa. Al contrario, l’intero territorio italiano è potenzialmente coinvolto. La questione è nazionale, e chiama in causa il sistema di produzione agricola, i controlli sanitari e il comportamento dei consumatori.