Basta con Sorrento, la CITTÀ dei LIMONI si trova solo in Sicilia | C’è gente che ne fa scorta per 10 anni, è tutto vero

coltivazione di limoni - foto (C) Teleone.it
Una nettissima e sorprendente trasformazione, in un luogo celebre per altri prodotti… Ecco cosa è accaduto
Fra tutte le regioni italiane, la Sicilia si è sempre distinta per la sua vocazione agricola profonda e millenaria. Le sue terre generose, baciate da un clima mediterraneo e accarezzate dai venti salmastri dei due mari che la circondano, producono ogni anno eccellenze che arrivano sulle tavole di tutto il pianeta.
Uno dei simboli indiscussi dell’agricoltura siciliana è certamente l’arancia, in particolare quella rossa di Sicilia. Grazie a una qualità superiore, a un gusto unico e a proprietà nutrizionali benefiche, le arance siciliane non solo soddisfano il mercato nazionale, ma superano i confini europei raggiungendo anche l’Asia. In particolare, il Giappone è uno dei paesi dove l’arancia rossa siciliana è apprezzata come frutto d’eccellenza.
Ma, oltre alle arance, la Sicilia vanta una ricca varietà di colture: fichi d’india, limoni, olive, pomodori e cereali rappresentano il cuore pulsante dell’economia agricola isolana. In molte aree si sta anche riscoprendo la coltivazione dello zafferano, riportando alla luce tradizioni antiche per un’agricoltura che guarda al futuro attraverso la sostenibilità e la biodiversità.
Molte cooperative agricole, oggi, puntano sulla filiera corta e sul biologico, valorizzando le produzioni locali attraverso marchi DOP e IGP che garantiscono qualità, origine e tracciabilità. Un esempio importante è il limone di Siracusa IGP, diventato un prodotto d’eccellenza conosciuto anche oltreoceano.
Il ruolo delle mandorle: tradizione e qualità
Tra i prodotti che per secoli hanno identificato la Sicilia agricola c’è senza dubbio la mandorla. Conosciuta per le sue proprietà nutritive e per il gusto intenso, è da sempre ingrediente centrale nella pasticceria siciliana e nella produzione di confetti, marzapane, pasta reale e latte di mandorla.
Le mandorle siciliane sono note in tutto il mondo per la loro qualità: sapore dolce, forma piatta e compatta, alta concentrazione di oli essenziali. La raccolta avviene principalmente in estate, e la lavorazione artigianale ne conserva l’integrità. Tuttavia, anche in questo ambito si assiste a un cambiamento dei paradigmi agricoli isolani.

E’ proprio qui, che avviene il “boom” del limone: un sorpasso sorprendente
Negli ultimi anni, proprio in un territorio tradizionalmente identificato con la mandorla, sta avvenendo una velocissima e, secondo alcuni, incredibile rivoluzione produttiva. Stiamo parlando della zona sud-orientale della Sicilia, dove la coltivazione del limone ha registrato un incremento significativo, superando in redditività e superficie coltivata persino quella della mandorla. Un “boom” talmente grande che, in tanti, hanno anche iniziato ad azzardare paragoni con Sorrento e le altre più importanti “vie del limone”. Il meraviglioso frutto, in particolare la varietà chiamata “Femminello di Siracusa”, ha trovato in questo territorio condizioni ideali per uno sviluppo esponenziale.
Le cooperative locali, come AgricopBio, hanno puntato sulla qualità certificata IGP, sulla sostenibilità e sull’export, riuscendo così a rispondere alla crescente domanda del mercato italiano ed estero. Ma qual è il cuore di questa trasformazione agricola? Tutto avvviene, proprio negli ultimissimi anni, nella città di Avola che sta avvenendo questa piccola rivoluzione agricola. Nella cittadina in provincia di Siracusa, secondo fonti come Agrumaria Corleone e FreshPlaza.it, è lì che la produzione di limoni ha superato quella delle mandorle, segnando un cambiamento epocale nella storia agricola locale. Da sempre sinonimo di mandorle pregiate, la cittadina oggi guarda al limone come nuova (e grande) fonte di prosperità.