La nuova SCAPPATOIA per non pagare l’IMU | Basta avere qui la residenza e il gioco è fatto, in Sicilia è festa grande

Casa in affitto (foto rockagent.it) - teleone.it
La scadenza di giugno si avvicina, per milioni di italiani, ma esiste anche una importante opportunità: andiamo a scoprirla
Lo si sa benissimo, il mese di giugno rappresenta da sempre un periodo caldo per le finanze degli italiani, non soltanto per le temperature in aumento ma anche per via delle numerose scadenze fiscali che si concentrano in questo periodo. Il 16 giugno 2025 è la data chiave per il pagamento della prima rata dell’IMU, l’imposta municipale propria che colpisce le seconde case, le case di lusso, i terreni e alcuni fabbricati speciali.
Accanto all’IMU, si affiancano anche altri tributi importanti. L’acconto IRPEF, l’addizionale comunale, la TARI e in molti casi anche i versamenti IVA per le partite IVA in regime ordinario. Insomma, un giugno ricco di scadenze per chi possiede immobili o gestisce un’attività economica. Per fortuna, la digitalizzazione ha reso più semplice pagare. Si può infatti procedere tramite modello F24, sia in banca sia online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate o servizi di home banking.
Il pagamento dell’IMU riguarda tutti i possessori di immobili non adibiti ad abitazione principale, ad eccezione delle categorie esentate. È bene sapere che sono esonerati i titolari di immobili utilizzati come abitazione principale (tranne che si tratti di immobili di lusso), secondo la definizione contenuta nella legge 160/2019.
Inoltre, per l’anno 2025 non mancano le novità e le conferme importanti per chi potrebbe avere diritto a una esenzione IMU. Alcuni casi, che riguardano la Sicilia, e che affronteremo in questo articolo, rientrano in una disciplina particolare che può consentire l’esonero totale dal pagamento dell’imposta, ma solo a determinate condizioni.
L’IMU e l’abitazione principale: le sentenze
Iniziamo parlando di quella che è stata una importante svolta nella definizione di “abitazione principale”, e che è arrivata con la sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale. Questa ha, infatti, sancito il diritto all’esenzione IMU per ciascun coniuge che dimora e risiede abitualmente in un immobile diverso, anche se situato nello stesso Comune. La successiva ordinanza n. 4292/2025 della Corte di Cassazione ha confermato questo orientamento.
Inoltre, in caso di immobili occupati abusivamente, la Corte Costituzionale (sentenza n. 60/2024) ha dichiarato l’illegittimità dell’imposizione dell’IMU su fabbricati non utilizzabili né disponibili. Se l’immobile è stato occupato da terzi in maniera abusiva e se è stata presentata regolare denuncia, il proprietario non è tenuto al pagamento dell’imposta per il periodo in cui non ha potuto disporne.

Quando è possibile non pagare totalmente l’IMU
Partiamo da quel che dice, intanto, la normativa vigente, che prevede che gli anziani non autosufficienti o i disabili che trasferiscono la loro residenza in una casa di riposo possano beneficiare dell’esenzione IMU sull’immobile lasciato libero, a patto che non venga affittato. Tuttavia, questa agevolazione non è automatica: deve essere stata deliberata dal Comune di appartenenza. Tre le condizioni principali per ottenere l’esonero. Il contribuente deve avere la residenza presso un istituto di cura, l’immobile non deve essere locato e l’esenzione può essere applicata solo su un immobile, anche se se ne possiedono altri. Per verificare se il proprio Comune prevede questa possibilità, è possibile consultare il sito del Ministero dell’Economia o quello del Comune stesso.
A proposito dei locali non affittati, la giurisprudenza ha chiarito che il basso consumo di utenze (gas, luce, acqua) non può essere automaticamente considerato come prova dell’assenza di dimora abituale. Questo è stato ribadito dalla Corte di Giustizia tributaria della Lombardia con la sentenza n. 432/2025, evidenziando come tali elementi debbano essere valutati nel contesto del caso concreto. Una segnalazione importante riguarda anche la Sicilia.
In molti Comuni siciliani, è già attiva l’esenzione IMU per gli anziani residenti in case di cura. Alcune amministrazioni, come quelle di Ragusa e Caltanissetta, hanno previsto con delibere comunali specifiche la possibilità di assimilare tali immobili all’abitazione principale, garantendo un risparmio significativo per le famiglie coinvolte. Ma è possibile, in ogni caso, usufruire di questa opportunità fiscale non soltanto nell’isola. Grazie alla normativa nazionale e all’evoluzione della giurisprudenza, tutti i cittadini italiani possono valutare casi di esenzione verificando le condizioni locali. Necessario, dunque, controllare periodicamente le delibere comunali.