NASpI 2025, SCOPPIA IL CASO | Nuovi requisiti spiazzano i lavoratori siciliani, ecco cosa cambia

Lavoratore triste, disperazione - foto (C) Teleone.it
La circolare che è stata pubblicata dall’INPS da pochi giorni specifica alcune fondamentali novità: eccole
Negli ultimi anni, la situazione occupazionale in Italia ha subito una notevole trasformazione. La disoccupazione ha registrato un aumento progressivo, soprattutto tra i giovani e le fasce più vulnerabili della popolazione. Le difficoltà economiche, le crisi aziendali e i cambiamenti nel mercato del lavoro hanno reso il sistema occupazionale più instabile e incerto, con effetti evidenti in molte regioni, in particolare nel Mezzogiorno.
Secondo i più recenti dati ISTAT, il tasso di disoccupazione nel primo semestre del 2025 ha superato il 9%, con picchi superiori al 15% in alcune province del Sud Italia. La Sicilia si conferma tra le regioni più colpite, con un contesto economico che fatica a rilanciarsi nonostante gli sforzi istituzionali e le misure emergenziali adottate dal governo.
Le aziende, da parte loro, cercano di fronteggiare questa situazione adottando strategie di flessibilità contrattuale e ricorrendo a strumenti come il lavoro agile, la cassa integrazione o i contratti a termine. Tuttavia, resta fondamentale il ruolo delle tutele pubbliche, che possono garantire un minimo di sicurezza economica ai lavoratori che perdono il proprio impiego.
Proprio in questo scenario entra in gioco l’indennità di disoccupazione, ovvero la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), che rappresenta una delle principali forme di sostegno per chi si ritrova senza lavoro. Il 2025 ha portato con sé diverse modifiche legislative che incidono direttamente sui criteri per l’accesso a questa misura, generando un ampio dibattito soprattutto in Sicilia, dove molte categorie di lavoratori sono coinvolte.
La Sicilia e i nuovi requisiti per l’accesso all’indennità
Con la circolare INPS n. 98 del 5 giugno 2025, sono stati chiariti i requisiti aggiornati per accedere alla NASpI. Questa prestazione è destinata ai lavoratori subordinati che perdono involontariamente il lavoro e, dal 2025, il legislatore ha introdotto una nuova condizione contributiva grazie alla Legge 207/2024.
Da quest’anno, per accedere alla NASpI dopo un evento di disoccupazione involontaria, è necessario dimostrare almeno tredici settimane di contribuzione maturate successivamente all’ultima cessazione volontaria di un contratto a tempo indeterminato (dimissioni o risoluzione consensuale), avvenuta nei dodici mesi precedenti la perdita del lavoro. Ad ogni modo, tuttavia, esistono importanti eccezioni. Il requisito delle 13 settimane non è richiesto se le dimissioni sono avvenute per giusta causa, durante la maternità o paternità tutelata, nel corso di una conciliazione obbligatoria o in seguito a un rifiuto di trasferimento non giustificato da esigenze organizzative. In tutti questi casi, il lavoratore può comunque accedere alla NASpI. Ma andiamo a vedere altri dettagli fondamentali.

Dalle eccezioni ai contributi validi e gli importi: cosa sapere
Specifichiamo che, ai fini del calcolo NASpI, sono considerati validi i contributi previdenziali, i periodi di maternità obbligatoria e congedi parentali retribuiti, nonché quelli di lavoro all’estero nei paesi convenzionati e le assenze per malattia dei figli. Il calcolo dell’indennità è mensile e parte dalla media dell’imponibile previdenziale degli ultimi 4 anni. Per il 2025 il tetto massimo mensile è fissato a 1.562,82 euro. La durata della prestazione è pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi. A partire dal 7° mese (8° per over 55), l’importo viene ridotto del 3% mensile.
È possibile presentare domanda NASpI entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro tramite SPID, CIE, CNS, patronato o call center INPS. Se presentata entro 8 giorni, l’indennità decorre dall’ottavo giorno; altrimenti parte dal giorno successivo alla domanda. In caso di licenziamento per giusta causa, parte dal 38° giorno. Chi desidera avviare un’attività autonoma può richiedere l’indennità in un’unica soluzione. Il dibattito sulle nuove regole della NASpI è molto acceso in Sicilia, ma le modifiche introdotte nel 2025 non riguardano solo questa regione. Le nuove disposizioni si applicano a livello nazionale, interessando l’intero territorio italiano e tutti i lavoratori subordinati coinvolti in situazioni di disoccupazione involontaria.