Dormi troppo? Questo sintomo può celare questa malattia: 1 persona su 5 sottovaluta il problema

sonno dormire - foto (C) Teleone.it

sonno dormire - foto (C) Teleone.it

Nuove scoperte e ricerche sono legate al sonno, ed è necessario attenzionare alcuni aspetti del proprio “dormire”.

Durante la vita, le esigenze di sonno cambiano in modo significativo. I neonati hanno bisogno di dormire fino a 16 ore al giorno, mentre gli adulti necessitano mediamente di 7-8 ore. Dormire bene è fondamentale per rigenerare l’organismo, consolidare la memoria, mantenere il benessere mentale e garantire l’equilibrio nelle relazioni interpersonali.

Negli anni, numerose ricerche hanno esplorato il ruolo del sonno nella salute globale. Già nel secolo scorso, gli studi della medicina del sonno hanno dimostrato che una carenza cronica di riposo compromette attenzione, umore e funzioni cognitive. Più recentemente, l’attenzione si è spostata anche su un altro aspetto: dormire troppo può essere altrettanto dannoso quanto non dormire abbastanza.

Non tutti danno peso alla cosa, ma il sonno non è solo una pausa rigenerativa. È uno strumento complesso di ricalibrazione del nostro sistema nervoso. Le sue alterazioni hanno effetti reali sulla produttività lavorativa, sulla qualità delle relazioni affettive e persino sull’invecchiamento cerebrale. Per questo, un buon riposo è il miglior alleato per una vita lunga e sana.

Una vita di coppia armoniosa, così come l’efficienza lavorativa, passa anche da un riposo adeguato. L’insonnia può aumentare irritabilità e tensioni, mentre l’eccesso di sonno può generare apatia e distacco emotivo.

La scoperta: gli studi scientifici a proposito del sonno

Recenti ricerche pubblicate sulla rivista Neurology hanno approfondito il legame tra ipersonnia (cioè dormire più di 9 ore a notte) e declino cognitivo. Lo studio ha evidenziato che gli anziani che dormono troppo, specialmente se con basso livello di istruzione e scarsa stimolazione mentale, corrono un rischio doppio di sviluppare demenza.

Secondo Vincenzo Tullo, che è un neurologo e responsabile dell’Ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB, dormire troppo può causare modifiche strutturali nel cervello. È stato infatti rilevato che il volume cerebrale è minore nei soggetti che dormono eccessivamente, rispetto a chi si attesta entro le 7-8 ore raccomandate.

Insonnia e disturbi notte - foto (C) teleone.it
Insonnia e disturbi notte – foto (C) teleone.it

Alcuni segnali non sono da sottovalutare

La ipersonnia non è solo un’abitudine o uno stile di vita rilassato: può essere un sintomo di disturbi neurologici o del sonno, come narcolessia, sindrome delle apnee notturne, ipersonnia idiopatica o post-traumatica. In questi casi, dormire tanto non è un piacere, ma un’esigenza fisiologica incontrollata. Chi soffre di ipersonnia spesso fatica a svegliarsi, anche dopo molte ore di riposo, e può sentirsi costantemente stanco. Questo comporta una compromissione delle funzioni cognitive, una maggiore difficoltà nelle relazioni sociali e lavorative, e un progressivo isolamento emotivo.

I disturbi del sonno, sia in eccesso che in difetto, non devono essere sottovalutati. E’ quel che fa una persona su cinque. In questo caso, è invece fondamentale rivolgersi a uno specialista, come un neurologo esperto in medicina del sonno. Solo una valutazione clinica approfondita – che può includere esami neurologici, risonanza magnetica o PET – può chiarire le cause e indicare il trattamento più adatto. In conclusione, il sonno è un alleato prezioso, ma va rispettato nei suoi ritmi naturali. Dormire poco o troppo può compromettere la salute del cervello, la qualità della vita e la longevità. La chiave, insomma, sta proprio nell’equilibrio: rispettare il nostro orologio biologico è il primo passo per vivere meglio, più lucidi e, di certo, anche più felici.