Piscina, qual è il dosaggio corretto del cloro: sbaglia di pochissimo ed è fatale | Gli esperti lo dicono chiaramente

villetta con piscina - foto (C) Teleone.it
Si tratta di una delle informazioni più ricercate, in estate: ecco tutti i calcoli che è necessario fare.
Quando finalmente arriva il caldo, la villetta al mare diventa… il nostro rifugio preferito. Ma spesso, dopo mesi di chiusura, ci accoglie con una lunga lista di lavori da fare. La prima cosa da affrontare è l’ordine e la manutenzione generale: finestre da sbloccare, porte da controllare, impianti da testare. Non si può godere appieno della vacanza se la casa è in disordine o, peggio, insicura.
Un altro aspetto che richiede attenzione è il giardino. La vegetazione incolta, le erbacce e le siepi da potare sono tra le prime cose da sistemare. Serve anche valutare l’impianto di irrigazione e ripulire gli spazi esterni, che spesso si trasformano nel nostro vero soggiorno estivo. E non dimentichiamo barbecue, tavolini, sedie e ombrelloni: tutto va ispezionato, pulito o sostituito se rovinato.
Chi possiede una piscina fuori terra o smontabile deve affrontare una sfida in più: il suo rimontaggio. Ogni estate, questo rito si ripete e spesso riserva sorprese. A volte manca un pezzo, altre ci si accorge di una guarnizione usurata. Per evitare stress, meglio fare un check degli accessori a inizio stagione, e avere sempre a portata di mano il kit per le riparazioni rapide.
Una volta montata, però, arriva il momento di pensare all’acqua. Un’acqua torbida, verdastra o piena di alghe rovina tutto. Ecco perché la scelta e la corretta applicazione del cloro sono cruciali per garantire pulizia e sicurezza.
Perché usare il cloro è fondamentale
Il cloro è il prodotto chimico più utilizzato per sanificare l’acqua della piscina. Non si tratta solo di un fattore estetico, ma soprattutto igienico: senza cloro, batteri e germi proliferano, trasformando l’acqua in un ricettacolo di infezioni e problemi dermatologici. Il cloro elimina alghe, funghi e microrganismi grazie all’acido ipocloroso che si sviluppa quando viene disciolto in acqua.
Le forme più comuni sono le pastiglie a lenta dissoluzione, il cloro granulare e quello liquido. Usati correttamente, mantengono l’acqua limpida e sicura. Ma attenzione: l’abuso può causare fastidi. Gli occhi rossi, il prurito e il classico “odore da piscina” sono spesso causati dalle clorammine, sottoprodotti derivanti dal contatto del cloro con sostanze organiche, come sudore o creme solari.

Ma fate molta attenzione: come dosare e applicare cloro in piscina
Per un utilizzo corretto, bisogna conoscere il volume in metri cubi della vasca. La quantità raccomandata è tra 1 e 1,5 ppm (parti per milione). Una pastiglia da 200 grammi tratta dai 15 ai 20 metri cubi per una settimana circa. Va inserita nello skimmer o in un dosatore galleggiante, mai direttamente nell’acqua. Se si utilizza il cloro granulare, il dosaggio giusto è di 10-15 grammi per metro cubo. Per il cloro liquido, invece, si parte da 30 grammi per metro cubo all’inizio (clorazione shock) e poi si scende a 10 grammi settimanali per mantenere la qualità dell’acqua. Queste operazioni devono essere accompagnate da una filtrazione continua di almeno 12 ore al giorno.
Nel caso di apertura stagionale della piscina o dopo temporali intensi, è bene eseguire una clorazione shock con prodotti ad alta concentrazione. Dopo tale operazione, l’accesso alla vasca deve essere sospeso per almeno sei ore, e la pompa deve rimanere attiva per completare la distribuzione del prodotto. Una corretta alternanza tra clorazione shock e manutenzione settimanale, insieme a controlli regolari del pH e dei livelli di cloro, è il segreto per un’acqua sempre perfetta e sicura per tutti, adulti e bambini. Con un po’ di attenzione e i giusti prodotti, la piscina della tua villetta al mare sarà pronta a regalarti giorni di relax e freschezza.