Omicidio Sara Campanella, “no” alla perizia psichiatrica per Argentino

Argentino Sara Campanella

Argentino Sara Campanella

Non sarà sottoposto a perizia psichiatrica Stefano Argentino, il 27enne di Noto che si trova in carcere da due mesi per il femminicidio di Sara Campanella, la studentessa 22enne di Misilmeri uccisa a coltellate il 31 marzo a Messina, dove frequentava l’università.

Il gip della città peloritana, Eugenio Fiorentino, non ha accolto la richiesta della difesa del giovane di procedere con la perizia da effettuare in sede di incidente probatorio

La richiesta era stata presentata al gip nei giorni scorsi dall’avvocato Giuseppe Cultrera, difensore di Argentino che, sulla scorta di indagini difensive, aveva chiesto un incidente probatorio per effettuare una perizia psichiatrica sul suo assistito alla luce dei risultati di indagini difensive sulla situazione familiare.

Una “patologia del padre” 

L’avvocato, aveva parlato di un contesto “tormentato” sostenendo che il padre del giovane soffre dal 2016 di una patologia psichiatrica, allegando alcuni documenti. Il gip però ha rigettato la richiesta di incidente probatorio, tra le motivazioni il fatto che non risulta una documentazione medica o psichiatrica relativa all’indagato o certificati relativi alla patologia del padre.

Il legale, come riporta l’Agi, sta valutando il ricorso in Cassazione. La decisione in ogni caso non esclude che il legale possa tornare a chiedere la perizia psichiatrica nel corso del processo.

L’omicidio di Sara Campanella è avvenuto lo scorso 31 marzo in viale Gazzi, vicino allo stadio messinese Giovanni Celeste. La ragazza è stata accoltellata a morte all’uscita dal Policlinico dove frequentava un corso universitario. Poche ore dopo Argentino è stato rintracciato dai carabinieri a Noto. Avrebbe agito dopo il rifiuto della 22enne ai suoi tentativi di iniziare una relazione.