Nel cuore del Sud Italia c’è un’oasi WWF: qui puoi ammirare anche le tartarughe Caretta caretta | I turisti ci vengono da tutto il mondo

Le tartarughe caretta caretta (foto greenplanner) - teleone.it

Le tartarughe caretta caretta (foto greenplanner) - teleone.it

Il luogo è uno scrigno prezioso per animali rari e in pericolo, come la celebre tartaruga marina. 

Nel mondo contemporaneo, dove l’impronta dell’uomo è ovunque, il numero delle specie animali in via di estinzione cresce a ritmo allarmante. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, migliaia di animali rischiano di scomparire nel giro di pochi decenni. Cambiamento climatico, perdita di habitat, caccia illegale e inquinamento sono tra i principali fattori di questo dramma silenzioso.

Di fronte a questa emergenza globale, anche la Sicilia si distingue per il ruolo fondamentale che alcune sue zone protette svolgono nella salvaguardia della biodiversità. Non si tratta solo di turismo naturalistico o di paesaggi da cartolina: queste aree rappresentano veri e propri rifugi per animali che altrove non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivere. L’isola, con la sua posizione geografica strategica e il clima mite, è crocevia di migrazioni e habitat ideali per numerose specie.

Tra le tante creature che popolano queste terre, spicca, naturalmente, la tartaruga marina Caretta caretta, un’antichissima specie che trova sulle coste siciliane alcune delle sue ultime spiagge sicure. Ogni estate, le femmine ritornano a nidificare sulla sabbia calda, sfidando innumerevoli pericoli. Il miracolo della vita si compie quando, qualche settimana dopo, le piccole tartarughe corrono verso il mare sotto il cielo stellato.

Un luogo simbolico per questa rinascita naturale è sicuramente Lampedusa. Qui, presso la spiaggia dell’Isola dei Conigli, il WWF gestisce un centro di recupero per tartarughe marine. Le attività vanno dalla cura degli esemplari feriti al monitoraggio dei nidi. I volontari accompagnano i turisti in un’esperienza formativa ed emozionante, fatta di rispetto, osservazione e tutela ambientale. Un viaggio a Lampedusa significa anche imparare a vivere in armonia con la natura.

Ma ecco un altro gioiello in cui si estende l’Oasi WWF

Spostandosi lungo la costa sud-occidentale della Sicilia, tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa, si estende l’Oasi WWF di Torre Salsa, un paradiso incontaminato che protegge oltre 760 ettari di costa e macchia mediterranea. L’area, inclusa nella Zona Speciale di Conservazione ITA040003, è una delle più importanti riserve naturali della regione.

La Riserva custodisce 6 km di litorale selvaggio, fatto di falesie d’argilla, sabbie dorate e dune costiere, con una vegetazione che esplode in primavera in un arcobaleno di fioriture mediterranee, tra cui spiccano oltre 20 specie di orchidee selvatiche. Anche qui, le spiagge ospitano ogni anno la nidificazione delle tartarughe Caretta caretta, che trovano nella tranquillità del luogo un ambiente ideale per deporre le uova.

caretta-caretta (foto keeptheplanet) - teleone.it
caretta-caretta (foto keeptheplanet) – teleone.it

Ambiente, biodiversità e turismo sostenibile

Oltre alla tutela ambientale, Torre Salsa promuove anche una nuova visione di turismo sostenibile. Il centro visite è il punto di partenza per sentieri immersi nel silenzio della natura: dal Giardino delle Orchidee alla valle del ginepro, fino alle antiche cave da cui si ammira una vista panoramica mozzafiato sul mare. Durante il cammino, è possibile avvistare istrici, numerosi uccelli acquatici e persino le tracce dei piccoli di tartaruga appena nati. Le attività agricole all’interno della riserva sono rispettose dell’ecosistema: si coltivano ulivi, vigne e grani antichi, ma anche il tipico “pomodoro seccagno” del territorio di Montallegro. I mandorleti antichi punteggiano le colline aride, contribuendo a mantenere un equilibrio tra uomo e natura. Questo modello virtuoso dimostra che conservazione e sviluppo possono convivere, a beneficio di tutti.

La Sicilia custodisce dunque un tesoro fragile ma straordinario, dove animali rari e paesaggi primordiali resistono grazie all’impegno di associazioni, enti pubblici e volontari. Visitare luoghi come Torre Salsa o Lampedusa non è solo un’esperienza turistica: è un atto di consapevolezza, un invito a proteggere il nostro patrimonio naturale prima che sia troppo tardi. In un’epoca dominata dalla tecnologia e dall’urbanizzazione, la natura incontaminata della Sicilia ci ricorda che la vera ricchezza è quella che respira, si muove e vive accanto a noi. Le tartarughe, i fiori, gli uccelli migratori: ognuno di questi esseri racconta una storia che vale la pena ascoltare. E proteggere.