Giorgia Meloni fa il mega regalone: ora puoi chiedere questo BONUS | Con una domandina svolti tutto l’anno

Giorgia Meloni (foto giorgiameloni.it) - teleone.it

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Una grande occasione per milioni di persone: l’assegno disponibile supera i 2.000 euro. 

Negli ultimi anni, bisogna riconoscerlo, il governo italiano ha varato numerose misure per contrastare la povertà e la disoccupazione, specialmente in momenti di crisi economica e sociale. Tra le più note ricordiamo il Reddito di cittadinanza, misura “simbolo” per il sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, attiva fino al 2023 e poi sostituita da altre formule di welfare.

Accanto a questo strumento, si sono susseguiti nel tempo bonus e agevolazioni per famiglie, lavoratori autonomi e dipendenti. Dai bonus baby sitter agli incentivi per il rientro delle madri al lavoro, fino ai contributi per affitti e utenze: l’obiettivo è sempre stato quello di garantire un minimo di stabilità economica ai cittadini più fragili.

Nel biennio 2022-2024, le misure contro la disoccupazione si sono rafforzate con strumenti come la NASpI e il Supporto per la formazione e il lavoro. Tuttavia, non tutti i cittadini hanno avuto accesso a queste forme di tutela. In particolare, molte donne inoccupate o fuori dal mercato del lavoro per maternità si sono trovate prive di ogni forma di sostegno.

Proprio per rispondere a questa fascia grigia di bisogni, il governo ha deciso di rilanciare e potenziare una misura già esistente, fornendo un aiuto concreto a tutte le mamme che non hanno diritto ad altri trattamenti economici. Una forma di contributo specifico per la maternità, che arriva direttamente dall’INPS e che potrà essere richiesto attraverso il proprio Comune.

Cos’è il nuovo bonus per il 2025

Ma andiamo a spiegare di cosa si tratta. E’ stato introdotto da quest’anno, il 2025, e sarà disponibile come assegno di maternità dei Comuni. In particolare, un contributo erogato dall’INPS e destinato a tutte le madri che non ricevono altre forme di indennità legate al lavoro. L’obiettivo è sostenere economicamente le famiglie in occasione della nascita, dell’adozione o dell’affidamento preadottivo di un bambino.

Si tratta, dunque, di una misura pensata per le donne che non lavorano e che non hanno accesso a congedi retribuiti o indennità di maternità previste per i contratti dipendenti o parasubordinati. Il contributo è gestito a livello comunale: la domanda deve essere presentata nel Comune di residenza, anche se l’erogazione materiale spetta all’INPS.

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Quanto è possibile incassare, i requisiti e come far domanda

Nel 2025, l’importo complessivo dell’assegno di maternità sarà pari a 2.037 euro, suddivisi in cinque rate mensili da 407,40 euro. Tale somma potrà essere soggetta a lievi modifiche in base all’adeguamento ISTAT, ma resta comunque un supporto fondamentale per le madri prive di reddito. Andiamo ai requisiti per l’accesso al bonus. Questi sono, la Residenza: la madre deve essere residente in un Comune italiano al momento della nascita, adozione o affido; Cittadinanza: italiana, UE oppure extra-UE con permesso di soggiorno valido; ISEE: non superiore a 20.382,90 euro; Nessun altro sussidio: la richiedente non deve percepire altre indennità di maternità, e Tempistica, con la domanda che deve essere inoltrata entro sei mesi dall’evento che dà diritto al contributo.

Per entrare nei dettagli, ad ogni modo, per richiedere il bonus è necessario presentare al Comune: Documento di identità in corso di validità; Codice fiscale della madre e del minore; Attestazione ISEE aggiornata e valida; Documentazione relativa alla cittadinanza o al permesso di soggiorno. È fondamentale, lo sottolineiamo, controllare sul sito ufficiale del proprio Comune le modalità di presentazione: alcuni accettano l’invio telematico, altri richiedono la consegna fisica agli sportelli.