Cous cous alla trapanese, la ricetta facilissima da preparare anche senza Bimby: in pochi minuti il gioco è fatto

Un piatto di cous cous (foto poiatti) - teleone.it

Un piatto di cous cous (foto poiatti) - teleone.it

Un sapore intenso ma equilibrato, per una ricetta che “racconta” anche lunghissime storie di culture diverse.

La Sicilia è uno scrigno culinario unico, capace di raccontare la propria storia millenaria attraverso i piatti che ogni anno attraggono milioni di visitatori. La sua cucina è il frutto di influenze arabe, normanne, spagnole e greche, che si fondono in una proposta gastronomica ricchissima. E bnon è un caso che i turisti, italiani e internazionali, dichiarino sempre più spesso di visitare l’isola non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per la cultura enogastronomica siciliana.

I primi piatti siciliani sono famosi in tutto il mondo: dalla celebre pasta alla Norma di Catania al pesto alla trapanese, passando per le sarde a beccafico e la pasta con le sarde palermitana. Ogni angolo dell’isola propone varianti uniche, spesso legate a prodotti del territorio come il pomodoro ciliegino di Pachino, le melanzane, i capperi di Pantelleria e il pistacchio di Bronte.

Tra i secondi piatti, la Sicilia primeggia con preparazioni a base di pesce freschissimo, grigliato o cotto con agrumi e spezie. Da non dimenticare le celebri braciole messinesi, l’involtino di pesce spada, e naturalmente, le innumerevoli versioni del tonno alla griglia. La ricchezza di sapori continua nei dolci, che costituiscono un vero e proprio culto per i siciliani e i turisti golosi: cannoli, cassate, granite e gelati artigianali sono solo l’inizio.

Una delle zone più ricche di tradizione culinaria è la provincia di Trapani, dove il mare incontra la terra in una sinfonia di gusto. Qui il pesce è protagonista assoluto: sgombro, cernia, gamberi rossi, calamari, ricci di mare, tutto cucinato nel rispetto delle tradizioni. L’elemento che caratterizza la cucina trapanese è l’influenza araba, che ha lasciato in eredità uno dei piatti più amati: il cous cous di pesce.

Il Cous Cous Fest e la tradizione gastronomica

Non si tratta soltanto di un caso, se il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo è uno degli eventi gastronomici più importanti del Mediterraneo. Ogni anno a settembre, migliaia di appassionati si riuniscono per celebrare questa pietanza ricca di significato, simbolo di integrazione culturale tra le sponde del Mare Nostrum. Chef da tutto il mondo si sfidano in competizioni culinarie, mentre spettacoli e degustazioni animano le strade di questo splendido borgo marinaro.

Il cous cous alla trapanese è diverso dalle versioni maghrebine: viene cotto a vapore in un’apposita couscoussiera, poi condito con un brodetto di pesce insaporito con pomodori, aglio, mandorle e spezie locali. È un piatto che unisce la raffinatezza della preparazione alla rusticità degli ingredienti, ed è diventato uno dei simboli più autentici della cucina siciliana di mare. Ma andiamo a vedere anche come, prepararlo senza spender troppo tempo.

cous cous alla trapanese (foto cibovagare) - teleone.it
cous cous alla trapanese (foto cibovagare) – teleone.it

La ricetta: da servire caldo, e con un buon… bicchiere di bianco siciliano

Partiamo da quelli che sono gli ingredienti necessari per la preparazione. Iniziamo con 300 g di cous cous, 500 g di pesce misto (cernia, scorfano, gallinella), 2 spicchi d’aglio, 10 pomodorini, 1 cipolla, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, prezzemolo, 1 bustina di zafferano, mandorle tostate, peperoncino, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.

Questa la preparazione: inizia preparando un brodo con i pesci, cipolla, pomodorini, aglio e prezzemolo. Dopo circa 30 minuti di cottura, filtra il brodo e tienilo da parte. Cuoci il cous cous al vapore, irrorandolo gradualmente con il brodo caldo finché non sarà ben idratato e profumato. A parte, fai rosolare l’aglio e aggiungi il concentrato di pomodoro, un pizzico di zafferano e il pesce tagliato a pezzetti. Unisci il tutto al cous cous, aggiungi mandorle tritate e un filo d’olio a crudo. Servi caldo, accompagnato da un bicchiere di bianco siciliano. La bellezza del cous cous alla trapanese risiede nella sua versatilità e nel sapore intenso, ma equilibrato. Ogni morso racconta una storia di contaminazioni culturali, di mari pescosi e di mani sapienti. È il piatto perfetto per chi vuole immergersi nell’autenticità dell’isola.