Pulire i condizionatori, lo fai in 5 minuti e senza chiamare l’assistenza: l’ho provato a casa mia e sono venuti benissimo

Condizionatore d'aria (foto lavocedigenova) - teleone.it
Ci si chiede spesso se si possiede tutto il materiale per portare a termine il compito da soli: ecco tutti i trucchi.
Con l’avvicinarsi dell’estate, la casa torna al centro delle nostre attenzioni. Dopo mesi di clima più mite, le giornate si allungano, le temperature si impennano e il desiderio di comfort domestico torna ad essere prioritario. In particolare, il bisogno di rinfrescare gli ambienti interni diventa sempre più pressante. Non si tratta solo di benessere, ma anche di salute, specialmente per bambini, anziani e persone fragili.
Negli ultimi anni, le ondate di calore estive sono diventate sempre più intense, specialmente in regioni come la Sicilia o la Sardegna, dove si sono superati i 45°C. Vivere senza una forma di raffrescamento adeguata diventa spesso impossibile. I ventilatori non sempre bastano e il climatizzatore diventa l’alleato numero uno contro l’afa.
Tuttavia, per affrontare l’estate nel modo giusto, non basta accendere il condizionatore. È fondamentale eseguire una corretta manutenzione, in particolare prima che le temperature raggiungano picchi insopportabili. Una pulizia accurata può evitare guasti, migliorare l’efficienza e ridurre i consumi energetici.
Tra le attività di rinnovo domestico tipiche del periodo estivo – dalla sistemazione del giardino al cambio di tende e tessuti – la verifica e la pulizia del climatizzatore rappresentano un’operazione essenziale. Farlo da soli non solo è possibile, ma anche conveniente, se si seguono i giusti passaggi.
Come pulire in autonomia il condizionatore di casa
La pulizia del condizionatore può essere svolta in autonomia, a patto che non si tratti di modelli con potenza superiore ai 12 KW o con gas R32, per i quali è necessario chiamare un tecnico. In tutti gli altri casi è sufficiente avere a disposizione una serie di oggetti. E, per l’esattezza, una scala, un aspirapolvere, spazzole morbide, un panno in microfibra, guanti e uno spray igienizzante specifico. Il primo step è staccare l’alimentazione elettrica. Si rimuove quindi il coperchio esterno dell’apparecchio e si aspira la polvere con attenzione. Dopo aver passato un panno umido sulle superfici interne, si procede con la pulizia dei filtri, che possono essere lavati e sanificati, e della vaschetta per la condensa. Infine, si puliscono anche le bocchette di emissione dell’aria e si rimonta il tutto. È consigliabile accendere il condizionatore con finestre aperte per far evaporare i residui dei detergenti.
I filtri rappresentano la parte del condizionatore che raccoglie la maggiore quantità di sporco, polvere e allergeni. Per pulirli correttamente, bisogna smontarli con delicatezza e valutarne lo stato. Se non danneggiati, si possono lavare con acqua tiepida e sapone neutro, lasciarli in ammollo per 30 minuti e poi asciugarli lontano da fonti dirette di calore. Se i filtri non sono lavabili, è possibile pulirli solo con aspirapolvere o panno umido. Una volta asciutti, vanno rimontati e si consiglia di avviare l’apparecchio in modalità ventilazione per verificarne il corretto funzionamento.

Quante volte è necessario farlo? Ecco di cosa tenere conto
Secondo quella che è la linea generale, il climatizzatore andrebbe pulito almeno due volte l’anno: in primavera e alla fine dell’estate. Ma se viene utilizzato anche per riscaldare, la manutenzione deve essere ancora più regolare. In ambienti umidi o polverosi, i filtri possono richiedere una pulizia anche settimanale. Anche l’unità esterna deve essere curata: spolverata con una scopa per rimuovere detriti e poi pulita con un panno umido.
I modelli più comuni sono: climatizzatori split, multisplit, canalizzati, senza unità esterna e portatili. Ognuno presenta vantaggi e limiti, ma tutti necessitano di una pulizia periodica per rendere al meglio. Dobbiamo, infine, anche ricordare che la pulizia regolare del condizionatore non solo migliora la qualità dell’aria, ma consente anche un risparmio in bolletta e una maggiore durata dell’elettrodomestico. Un gesto semplice, insomma, ma assolutamente fondamentale per vivere l’estate in modo sereno e salutare.