UFFICIALE, il ministro ha firmato la legge: limite massimo di 500 euro per i contanti | Ora è vietato uscire di casa senza bancomat

Banconote - Teleone.it (Fonte Pixabay)
Ci sono regole che per molti sono sconosciute, ma da rispettare assolutamente quando si parte verso un Paese estero.
Con l’arrivo della bella stagione, così come sta accadendo anche quest’anno , si intensificano le partenze verso destinazioni nazionali e internazionali. Ma se è vero che scegliere la meta è il primo passo, pianificare cosa mettere in valigia e come gestire le spese in viaggio è altrettanto importante. Dai documenti ai vestiti, dalle medicine agli accessori tech, ogni dettaglio conta per vivere una vacanza senza pensieri.
In questo scenario, uno degli aspetti più delicati riguarda la gestione del denaro. Il mondo si sta spostando verso un’economia sempre più digitale, e questo riguarda anche il modo in cui spendiamo all’estero. L’uso delle carte di pagamento elettroniche è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, favorito da nuove tecnologie e normative.
Molti Paesi, anche europei, stanno incentivando i pagamenti con carta per motivi di tracciabilità e sicurezza. In questo contesto si inserisce anche l’ipotesi dell'”Euro digitale”, una valuta elettronica gestita dalla Banca Centrale Europea che potrebbe rivoluzionare i pagamenti nei prossimi anni. Anche se ancora in fase di studio, il progetto mira a garantire pagamenti facili, veloci e soprattutto sicuri.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la necessità di documenti aggiuntivi, come ad esempio il passaporto per entrare nel Regno Unito dopo la Brexit. Questo si aggiunge alle spese di trasporto, soggiorno e attività varie. Ma esistono anche norme che riguardano i limiti ai contanti, spesso ignorate dai turisti, ma che potrebbero causare spiacevoli conseguenze se non rispettate.
Quei limiti (sconosciuti) da rispettare sempre
Ma andiamo al nocciolo del problema. Sono tanti, infatti, i viaggiatori che non sanno che esistono delle soglie massime per i pagamenti in contanti quando ci si trova in vacanza. Queste soglie variano da Paese a Paese, e sono stabilite per incentivare l’uso dei metodi digitali e contrastare l’evasione fiscale. Superare questi limiti può comportare multe anche molto salate.
Un esempio lampante è la Grecia, una delle mete più amate del Mediterraneo. Qui il limite per i pagamenti rappresenta il più basso in tutta l’Unione Europea. Le autorità greche hanno adottato questa misura per promuovere i pagamenti elettronici e contrastare l’economia sommersa. Anche in Italia il limite è sceso, e di questo parleremo.

Occhio al budget e alle regole in ogni Paese
Quando si avvicina l’estate, le agenzie di viaggio e i portali online registrano un boom di prenotazioni verso le località più gettonate. Che si tratti di mare, città d’arte o capitali europee, è importante prepararsi con anticipo e definire un budget di spesa realistico. A prescindere dalla meta, bisogna informarsi sulle regole locali: ogni paese ha le sue normative fiscali e monetarie. Chi sceglie l’estero, ad esempio, deve anche considerare il costo per l’ottenimento del passaporto o di eventuali visti. Non solo: anche all’interno dell’UE i regolamenti possono cambiare. Alcuni paesi, come la Germania, non impongono alcun limite ai contanti, mentre altri, come la Francia e il Portogallo, fissano una soglia ben precisa. Questi dettagli fanno la differenza tra una vacanza serena e una piena di imprevisti.
A proposito dei limiti massimi, andiamo a vedere una panoramica completa sui limiti vigenti nei principali Paesi europei. Come detto, è una lista molto utile da conoscere prima di partire. Iniziando proprio dalla Grecia, lì il limite massimo è di 500 euro; in Italia, il massimo è 1.000 euro; in Francia, massimo 1.000 euro; Portogallo: massimo 1.000 euro; Spagna: massimo 2.500 euro; Belgio: massimo 3.000 euro; Germania: nessun limite imposto. Le cifre, lo ripetiamo per chiarezza, si riferiscono ai pagamenti effettuati in contanti. È assolutamente consigliabile, naturalmente, portare con sé una carta di credito o di debito internazionale, per affrontare eventuali imprevisti. In ogni caso, consultare il sito dell’ambasciata o del consolato del Paese verso cui si viaggia può fornire indicazioni più aggiornate e precise.