“Cresce solo in Sicilia”: questa pianta non si trova altrove ed è più unica che rara | È alta 2 metri e i fiori sono di una bellezza senza eguali

Il fiore più raro in Sicilia - Teleone.it (Fonte X)
Una pianta che lega tanta storia a una bellezza straordinaria: questo fiore è una rarità, e si trova nell’isola.
In tanti le amano, letteralmente. Amare le piante, per milioni di persone, non rappresenta “soltanto” un hobby, ma è un modo per riscoprire la vita, soprattutto superata la soglia dei 40 anni. Molte persone, raggiunta una certa maturità, decidono di cambiare stile di vita: lasciano l’appartamento in città per acquistare una villetta con giardino, proprio per potersi prendere cura di fiori, ortaggi, piante aromatiche. Il legame con la natura diventa una forma di meditazione quotidiana, un’esigenza interiore.
In Sicilia, questo desiderio trova terreno fertile, letteralmente. L’isola è un paradiso per gli amanti della botanica, con una vegetazione che spazia dalle piante mediterranee ai boschi rigogliosi dell’entroterra. Tra le aree più suggestive, spiccano l’Etna e i monti Nebrodi, con i loro boschi secolari, e ovviamente l’Orto Botanico di Palermo, uno dei più antichi d’Europa.
Ogni anno, migliaia di visitatori si recano all’Orto Botanico per ammirare specie rare e collezioni esotiche. Qui la biodiversità è protagonista: alberi monumentali, piante tropicali, serre di piante succulente. Un patrimonio verde che racconta la storia di viaggi, scoperte e passioni legate anche alla scienza.
Chi vive in Sicilia ha spesso il privilegio di coltivare essenze rare nel proprio giardino, magari ispirandosi a figure storiche che hanno dedicato la loro vita allo studio delle piante. Ed è proprio in questo contesto che spicca una storia unica, che unisce cultura e botanica.
Un fiore straordinario ed unico nel suo genere
Ma andiamo a uno splendore assoluto: la Puya Berteroniana Mez è infatti una rarità botanica. Appartiene alla famiglia delle bromeliacee ed è originaria del Cile. Questa pianta straordinaria è celebre per la sua fioritura spettacolare, caratterizzata da spighe alte fino a due metri, coperte da fiori che hanno un particolarissimo colore, che varia dal verde al blu metallico, con stami arancioni accesi.
Si può dire, di certo: una vera meraviglia della natura, tanto rara che in tutta Italia esistono solo due esemplari conosciuti, dei quali uno si trova proprio in Sicilia. Quest’ultimo, in particolare, “vive” nel cuore di Capo d’Orlando, nei giardini storici di Villa Piccolo. Antica dimora di campagna della famiglia Piccolo Baroni di Calanovella, la sede è oggi anche un simbolo del vivaismo siciliano e della cultura botanica. Immersa in un parco di 21 ettari, affacciato sulle Isole Eolie, è sede della fondazione “Famiglia Piccolo di Calanovella”.

La cultura botanica e l’amore per le piante
Ma “rimaniamo” a Capo d’Orlando. Perché proprio nella cittadina del Messinese, grazie alla passione di Agata Giovanna Piccolo – primogenita della famiglia – fu introdotta per la prima volta in Europa proprio la Puya Berteroniana. Agata, appassionata di botanica, ordinò nel 1951 i semi dal Sudamerica e li piantò nel giardino della villa. Ci vollero undici anni prima che il primo esemplare fiorisse. La baronessa descrisse la tecnica di coltivazione in una pubblicazione dell’Orto Botanico di Palermo del 1963, segnando un momento storico per la botanica italiana. Ancora oggi, la pianta regala la sua rara fioritura circa ogni tre anni, creando un evento atteso con trepidazione da studiosi e appassionati.
La storia della Puya in Sicilia è intrecciata con quella della famiglia Piccolo: Agata, Casimiro e Lucio erano figli di Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò e del barone Giuseppe Piccolo di Palermo, nonché cugini di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del Gattopardo. La fondazione continua oggi a promuovere la cultura botanica e letteraria, custodendo una collezione unica di memorie, manoscritti e specie vegetali rare. La Puya Berteroniana, possiamo adesso affermarlo con maggiore convinzione, non è “solo” un fiore, ma un simbolo di dedizione, di studio, di amore per la natura e di bellezza che sboccia con pazienza. Un tesoro nascosto tra le colline siciliane, che racconta una storia di passione e meraviglia. E Villa Piccolo, ad oggi, rappresenta una tappa obbligata per chi ama le piante